Scuole cattoliche messinesi? In crisi, ma vive!

di Nicola Currò

Libertà è la parola dalla quale ha preso spunto la riflessione che l’arcivescovo di Messina, mons. Calogero La Piana, ha voluto consegnare agli alunni e studenti di ogni ordine e grado delle scuole cattoliche paritarie messinesi che ieri, per la prima volta, sono state accolte in Cattedrale per celebrare la messa di inaugurazione dell’anno scolastico. Le scuole cattoliche, messe seriamente in discussione dalla crisi stringente e dai sempre più esigui finanziamenti ricevuti dallo Stato, si sono volute stringere attorno al proprio pastore e l’arcivescovo non ha mancato di far sentire loro la propria paternità.
Alla platea, inaspettatamente numerosa, l’arcivescovo ha rivolto parole importanti e cariche di speranza: «La forza della scuola cattolica – ha chiosato – viene dalla capacità di saper orientare la formazione, l’educazione e le scelte dei giovani verso gli insegnamenti del Vangelo. Oggi la scuola cattolica è chiamata a farsi promotrice di una umanità più vera e ad educare alla vita buona del Vangelo». Proseguendo l’omelia l’arcivescovo ha più volte richiamato la parola libertà: «Dio ha sempre rispettato la libertà dell’uomo, e l’ha fatto sin dall’inizio. Il Signore rinnova sempre la libertà dell’uomo, soprattutto quando per esso vuole qualcosa di bello e buono. Pensiamo alla Madonna e al rispetto per la sua libertà che ha avuto Dio quando, volendo inviare sulla terra il proprio figlio, le ha chiesto, e non imposto, se intendeva accettare di far divenire carne nel suo grembo Gesù». Riferendosi al presente, mons. La Piana ha voluto mettere in guardia gli astanti da «tutti coloro che oggi si ergono a paladini della libertà e che promuovono ogni tipo di esperienza libertina anche se portatrice di elementi evidentemente discutibili. Sappiate – ha detto con fermezza l’arcivescovo – che queste stesse persone solo per una cosa non chiedono libertà: per la libertà di educazione delle famiglie. Queste persone, mentre da un lato propugnano ogni tipo di libertà, allo stesso tempo negano a tutta la società la possibilità di creare e vivere luoghi dove garantire una formazione integrale ai giovani. I nostri politici vogliono tutto libero, ma negano la libertà di scegliere dove educare i nostri figli: ecco perché la scuola cattolica si sta impegnando a fondo a difesa di questa libertà».
Mons. La Piana ha inoltre comunicato che i vescovi d’Italia, intendendo dare un contributo al problema scuola nella sua interezza, nel quadro degli orientamenti pastorali per il decennio in corso, hanno realizzato un laboratorio nazionale, “La Chiesa per la scuola”, che il prossimo 10 maggio vedrà una grande mobilitazione a Roma alla presenza di Papa Francesco.
La sfida che attende le scuole cattoliche è una bella sfida: sconfiggere i pregiudizi e promuovere la libertà che è bene supremo per l’uomo. «Dobbiamo vivere nella comunione questa sfida e questo impegno, per gridare a tutto il Paese la grande voglia di libertà di educazione che tutti noi abbiamo»: con questa esortazione finale l’arcivescovo ha indicato il cammino che le scuole cattoliche devono seguire per compiere al meglio la propria missione educativa.

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