BOCCIATI ACCORINTI E LA SUA GIUNTA. ASSUNZIONI DI RESPONSABILITà!

Pessimo autunno per i cittadini di Messina nel giorno dell’anniversario della morte di Natale Lembo travolto da un tir … I Tir continuano indisturbati a invadere la città, nonostante le promesse e le soluzioni (ingannevoli) della giunta Accorinti. L’accordo tra il sindaco e gli autotrasportatori è stato presentato dalla giunta Accorinti, da quasi tutti i media e segnatamente dal noto giornale del Ponte (che “stranamente” si schiera con il Sindaco) come la soluzione del problema: 35 corse in più al giorno da Tremestieri e un rigoroso controllo dei Tir da parte dalla polizia municipale, unita a un display che dovrebbe segnalare solo come ultima eventualità che Tremestieri sia pieno e che i Tir debbano ritornare alla rada San Francesco. Peccato che Tremestieri ha una sola invasatura e che una delle società che gestisce Tremestieri non ha nessun interesse a fare una tratta più lunga e costosa, rispetto alla Rada San Francesco. Altresi i camionisti pagano di meno l’ecopass (3 euro invece di trenta) dichiarando di essere stati prima a Tremestieri. ET VOILA’ SCOPERTO L’INGANNO. Inoltre, i tir, provenienti dalla Calabria, continueranno a sbarcare tranquillamente nella Rada S.Francesco e, quindi, invaderanno la città per raggiungere lo svincolo di Boccetta. Nel molo Norimberga e nel porto storico non sono previste limitazioni orarie e l’invasione dei tir sarà quella di sempre: CAOTICA! L’ecopass continua ad essere riscosso dalla Tourist, nonostante gli incassi non risultino nelle casse comunali e i conteggi relativi siano molto distanti, sia dalle previsioni come anche dal numero accertato dei transiti annuali. Allora sindaco Accorinti e giunta cosa volete fare? I cittadini di Messina hanno cacciato i politicanti di centrodestra e centrosinistra nella speranza di cambiare Messina dal basso. Come Partito Comunista dei Lavoratori avevamo dato indicazioni di voto critico per la lista Accorinti SEMPLICEMENTE per liberare Messina dal dominio dei politicanti ( e dai gruppi dominanti) di centrosinistra e centrodestra che hanno devastato la nostra città, senza illusioni verso programmi minimalistici e pasticciati, che al momento non hanno intaccato i privilegi dei gruppi dominanti di questa città, ne tantomeno hanno spostato i rapporti di forza tra le classi sociali a favore delle classi più povere ed emarginate (vedi a esempio vicende del lavoro volontario- i disoccupati ed i precari non se lo possono permettere!!! o delle mense che non possono dare da mangiare ai bambini delle famiglie più povere che non possono pagare la retta, o peggio ancora le dichiarazioni esplicite del vicesindaco Signorino che ha intenzione di ripianare il deficit comunale svendendo il patrimonio pubblico ai privati, o la vicenda populistica della Vara: NON E’ POSSIBILE NESSUN CAMBIAMENTO RADICALE, SE INSIEME AI VECCHI GRUPPI POLITICI NON VENGONO CACCIATE LE VECCHIE CLASSI DOMINANTI, CHE CERCANO SEMPRE NUOVI RAPPRESENTANTI POLITICI PER I LORO SPORCHI INTERESSI ! E allora vorreste Accorinti bolscevico, potrebbe obiettare qualcuno. Niente di tutto questo. Conosciamo e rispettiamo (pur non condividendone l’impostazione) la storia politica di Renato e pensiamo che se c’è la volontà politica, il sindaco Accorinti dovrebbe fare la sua rivoluzione pacifica, ad esempio chiudendo, senza spargimento di sangue, ma con una semplice ordinanza la rada San Francesco, per Tutelare la sicurezza e la salute pubblica. E’ proprio nei momenti di conflitto con i poteri forti che emergono le qualità politiche e morali dei nostri amministratori. Se Renato Accorinti Sindaco non lo fa, si assume le sue responsabilità TUTTE !!!
P.S. Mentre completiamo questo pezzo, ci perviene la notizia di un comunicato stampa del Sindaco Accorinti, che solidarizza con il presidente Crocetta. Con tutto il rispetto e la simpatia per quei messinesi che hanno nutrito speranze nei confronti di questa nuova amministrazione, ci viene spontanea una battuta: la rivoluzione si è trasformata in farsa!

Giacomo Di Leo, Vito Giunta, Angelo Franchina, Francesco Bitto, del coordinamento provinciale del Partito Comunista dei Lavoratori