RADIO ZANCA: E SE I RIVOLUZIONARI AVESSERO TORTO?

Che tipo di politica vedremo alla ripresa autunnale, dopo Ferragosto, dopo la processione della Vara, dipenderà anche dal tipo di politica che a Messina vogliamo vedere. Il tipo di politica che vogliamo vedere nella città orfana del Ponte dipende a sua volta da alcune idee generali che abbiamo in testa. Implicite e indiscusse, ma fermamente in testa. Dobbiamo metterne in discussione oggi almeno una. E non possiamo non farlo adesso, a Ferragosto. Dopo, sarebbe troppo tardi. La Vara da queste parti è il punto di svolta. Dopo, la programmazione delle cose precipita verso la fine. La cosa da mettere in discussione adesso, immediatamente, si trova segnalata in una dichiarazione di guerra – non meglio precisata – agli Usa. Battute a parte si tratta della dichiarazione di opposizione all’installazione del MUOS (Mobile User Objective System), considerandolo un impianto finalizzato a governare le prossime guerre nello scacchiere mondiale, con la preminenza di armi di distruzione di massa e a controllo remoto. L’atto prevede anche la richiesta alla Regione Siciliana di opporsi all’installazione del MUOS e alla militarizzazione dell’isola, promuovendola come strumento e simbolo di pace nel Mediterraneo e nel mondo. Ah, Renato Accorinti… Ah, povero sindaco di Messina… poveri rivoluzionari in che mani sono finiti… Possiamo criticarli? Sì, e lo facciamo perché è il nostro mestiere. Ma nessuno di noi può illudersi che dichiarando guerra al Muos risolviamo i nostri problemi, che sono tanti e tali da farci disperare. E’ un lavoro difficile quello del rivoluzionario: una volta il Ponte, poi la Mafia, quindi il Verde, la Spazzatura, la Cultura, il Tibet. Milioni di cittadini che guardano il sindaco Accorinti e non vedono l’ora di pensarla come lui perché tutto il resto delle emergenze sono roba da ridere. Chi dissente assume le arie antipatiche del servo dei padroni. Questo sindaco insomma ci ha profondamente cambiati. Adesso i rivoluzionari sono al mare. Aspettano di essere intervistati per le loro idee mentre la Tirrenoambiente chiude la discarica – uno di quei problemucci da niente rispetto al Muos – in fin dei conti il binomio natura – pace appare sempre più inscindibile. Forse stiamo sbagliando a criticare il sindaco di Messina? Stiamo sbagliando, clamorosamente. Noi abbiamo imparato a nostre spese, picchiando con la testa contro il muro, ma ci piace sbagliare “GRATIS”. Mentre c’è chi si fa ricco con la miseria della gente. Più di uno. Vivere di valori è meraviglioso e devastante. E sappiamo quello che diciamo.