SERVIZI SOCIALI: UN FORTE TAGLIO CON IL PASSATO

L’immediata richiesta di pubblicazione dei bandi di gara formulata in data odierna all’Assessore ai Servizi sociali dalle OOSS consentirà la continuità dei servizi per 4 mesi fino a dicembre, evitando alla prossima scadenza di settembre l’interruzione di servizi a discapito di utenti e dipendenti
Ma i Segretari Provinciali di CISLFP e UILFPL Emanuele e Calapai vanno oltre e nella riunione odierna hanno anticipato all’Assessore la richiesta di forti e ineludibili strumenti di garanzia di equità nell’informazione e nell’accesso ai servizi per i cittadini che diano un taglio con il passato:
1) Trasparenza nell’offerta dei servizi sociali alla collettività: il sito web istituzionale del Comune dovrà indicare con chiarezza servizi offerti , modalità di accesso, costi contabilizzati evidenziando quelli effettivamente sostenuti e quelli imputati al personale, l’indicatore di tempestività dei pagamenti. Ciò in attuazione degli obblighi di cui al dlgs 33/2013 e previgente normativa a tutt’oggi disattesa dal Comune. Si veda il sito web del Comune di Bologna e lo si compari con quello di Messina!
2) Istituzione di uno sportello sociale con compiti di informazione, orientamento ai servizi e rilevazione della domanda, un unico punto di accesso a tutti i servizi sociali a titolarità comunale anche al fine di gestire correttamente le liste di attesa:
3) Trasparenza nella riorganizzazione gestionale dei servizi che elimini eventuali ombre relative a possibili rapporti di parentela o di interesse tra dipendenti in servizio presso il Dipartimento, ma anche tra titolari di cariche elettive (consiglieri, assessori) e cooperative. Anche su questo esigiamo massima trasparenza, la normativa prevede la pubblicazione dei dati concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico entro 3 mesi dalla elezione.
– Formazione mirata delle risorse umane deputate alla gestione: poiché è chiaro che non si può far leva solo sulle scarse risorse comunali bisogna attrezzarsi per reperire risorse aggiuntive, regionali e nazionali e comunitarie. Inammissibile che Catania fruisca di contributi ministeriali e Messina ne disconosca l’esistenza. Dal prossimo mese di settembre bisogna riscrivere le regole di gestione di servizi ormai al collasso. E’ necessario avviare un tavolo permanente di lavoro che ricostruisca l’intero sistema a cominciare dalla gestione amministrativa dell’Ente che logisticamente non può continuare a dividersi tra Palazzo Satellite e Palazzo Zanca, facendo lavorare in sinergia l’intera rete dei servizi sociali: il Distretto Socio-Sanitario, il Terzo Settore , le IPAB al fine di una migliore programmazione e utilizzazione di tutte le risorse disponibili : risorse di bilancio, legge 328, fondi europei, finanziamenti del Piano d’Azione per la Coesione (PAC), armonizzando tutti i servizi con allineamento certo e definito che riesca a coprire almeno un triennio. È necessario introdurre nei futuri bandi nuove regole con maggiori garanzie sulla qualità dei servizi all’utenza, su controlli certi salvaguardando la continuità occupazionale delle professionalità e dei lavoratori. Sulla proposta di modello gestionale complessivo si lavorerà in sinergia, ma una cosa è certa la gestione attuale non è più sostenibile e bisogna avere tutti insieme il coraggio di cambiare.