RADIO ZANCA: AAA CERCANSI RAGIONIERI PER SCONGIURARE IL DISSESTO

Sono pronti a scendere in campo per fare il sindaco di Messina, peccato che i conti nel Bilancio del Comune non tornino e dunque si profila l’ombra del dissesto. E se ciò dovesse accadere non si andrebbe più al voto il prossimo maggio. La notizia circola da qualche giorno tra gli addetti ai lavori solo che nessuno ha il coraggio di dirlo per paura di brutte reazioni da parte dei cittadini. La parola ricorrente è: domani rifaremo meglio i conti. Solo che a furia di riguardare le cifre il buco aumenta. E con esso si allontana il voto per le Amministrative. Primarie o non primarie, c’è aria di bufera sul Bilancio: perché se il falso diventa vero poi arriva la magistratura a fare chiarezza. Non è dunque bastata la stretta di mano tra il Governatore Rosario Crocetta e il commissario Luigi Croce per risanare i conti di Palazzo Zanca anche perché i debiti sono tanti e non è facile metterci una toppa. Se tutto ciò dovesse risultare realtà allora sì che ci sarebbe da ridere con ripercussioni pazzesche sulla classe politica che ha amministrato la città. Dissesto è il nome impronunciabile di un male che tutti nella ex maggioranza comunale conoscono ma che proprio per questo si guardano dall’evocare. Dissesto sì, dissesto no? I candidati a sindaco sembrano dei marziani sbarcati sulla terra: parlano di tante cavolate ma sul pericolo dissesto preferiscono glissare. Palazzo Zanca è però un luogo lontano. La politica da salotto è una cosa, far quadrare i conti, un’altra. I candidati a sindaco si muovono per Messina come disorientati da cose più grandi di loro: forse perché non hanno la minima idea su come si amministra una comunità. Magari perché nella vita di tutti giorni fanno altro. Dissesto sì, dissesto no? Ognuno ha il senso dell’opportunità che ritiene. Non basta spararle grosse per autoproclamarsi sindaco: AAA cercansi ragionieri! Povero Gigi Croce, a lui la solidarietà di IMG Press!