Elezioni regionali. Il fumo e l’arrosto

Il fumo e l’arrosto. Così potremmo definire i programmi enunciati dai vari candidati alle prossime elezioni regionali. Vediamo i casi di Lombardia e Lazio, le due maggiori regioni che andranno al voto il 24 prossimo. La prima ha un bilancio di previsione, 2013, di 38 miliardi di euro, la seconda di 28 miliardi di euro. In entrambi i casi il servizio sanitario impegna il 70% del bilancio. Quindi, per la Lombardia, circa 27 miliardi sono destinati alla sanità, per il Lazio circa 20 miliardi. E questo è l’arrosto. Il fumo, invece, sono le dichiarazioni dei vari candidati alla presidenza di entrambe le regioni che puntano il dito, con ampia copertura mediatica, sullo stipendio dei consiglieri: 2500 euro, dicono. Ovviamente ampio consenso del pubblico che non viene sollecitato a ragionare sui numeri veri. Se venissero applicati i criteri della logistica moderna si potrebbe risparmiare fino al 20% della spesa sanitaria, vale a dire 5,4 miliardi per la Lombardia e 4 miliardi per il Lazio. Non siamo noi a dimostrarlo ma esperti tedeschi di logistica e pianificazione aziendale. Quando si discetta sui disastrati bilanci regionali sarebbe opportuno concentrare l’attenzione sull’arrosto, non sul fumo. Ma non ne parla nessuno. Troppi interessi o troppa attenzione a dati irrilevanti ma che colpiscono l’opinione pubblica. Certo, è difficile entrare negli intrecci della spesa sanitaria e, invece, è più facile far ricorso a immagini suggestive. Così però, non cambierà nulla.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc