IL CONFRONTO COI CITTADINI

Egregio Direttore,
perché la politica è caduta così in basso? Perché è tanto arrogante e sembra fare solo i propri interessi, personali e di gruppo? Forse perché ha perso l’abitudine di un tempo di CONFRONTARSI COI CITTADINI. Abbiamo in politica persone sicuramente intelligenti e capaci, ma nessuno è onnisciente, possiede cioè la scienza infusa per capire e risolvere al meglio i problemi dei tanti settori in cui si articola la società moderna, sempre più complessa e complicata. Tanti e tali sono infatti i problemi che andrebbero affrontati con preparazione e serietà che fa rabbrividire il solo pensarci. Ma per cercare di risolverli almeno in parte penso che ci sia bisogno di un approccio diverso da quello tenuto finora.
Faccio un esempio: il Presidente Monti, che alla Bocconi ha imparato solo a gestire l’economia e la finanza, ha affrontato i problemi esclusivamente sotto quest’ottica (limitata e a vantaggio dei più abbienti) trascurando completamente i problemi quotidiani della povera gente, così come quelli della Scuola, della Sanità e della Giustizia, che hanno continuato a vivacchiare come sotto la malgestione dei precedenti governi. Così gli Insegnanti, i Medici, i Magistrati e gli “esperti” di tante altre categorie di lavoratori da cui dipende l‘elevazione culturale, il miglioramento qualitativo, la coesione sociale e in definitiva il benessere di tutta la Nazione, sono stati considerati finora dai politici solo dei NUMERI, delle pedine interscambiabili di cui si servono spesso (chiamando al loro servizio i più malleabili e i più inclini al vassallaggio) per favorire il proprio tornaconto personale, quello dei loro gruppi di appartenenza e delle lobbies che li sostengono (la solita vecchia politichetta del “do ut des”). Continuare su questa strada di becero individualismo è un suicidio, alla fine non si fà né il bene del singolo né quello della Collettività. E il Paese continuerà languire ancora per un pezzo!
Come anche già scrissi non sarebbe ora, visti i deludenti risultati della politica praticata finora, RIBALTARE IL DISCORSO, ossia evitare di scodellare la solita minestra ribollita facendo sempre di testa propria, ma chiamare i Cittadini ed in primis i “tecnici” dei vari settori ad esprimere democraticamente le loro opinioni, almeno sui problemi più importanti che riguardano la vita di migliaia e migliaia di Cittadini ? Si potrebbero così evitare tante scelte sbagliate e disastrose (oltretutto molto costose!) che sono servite solo ad ingrassare le tasche di pochi a svantaggio dei più, e la Politica potrebbe tornare ad essere la guida autorevole per tutta la Società. E’ necessario un SALTO DI QUALITA’ della politica, per questo faccio appello ai Politici di casa nostra, di qualsiasi partito, che si presentano candidati alle prossime elezioni a far proprio un tale metodo di approccio, invitando i Cittadini alla PARTECIPAZIONE e al CONFRONTO, ascoltando i pareri dei “tecnici” dei vari settori, e formulando i propri Programmi sulla base delle esigenze reali della gente (eventualmente con mini-consultazioni statistico-referendarie su varie proposte e quesiti) e non già esclusivamente sulle direttive dettate dagli interessi delle Segreterie dei partiti di appartenenza.
Grazie dell’accoglienza

Giovanni Dotti