GOVERNARE LA SICILIA Si può!

Se a Messina qualcuno non prenderà in mano la situazione politico – economica, ci sarà da piangere! Non passa giorno che una protesta, uno scandalo, un diverbio non infiammi la zona politica della Pubblica amministrazione. Prima qualche goccia, poi un rivolo, un ruscelletto, un fiume di rabbia. BASTA CON I CIALTRONI CHE SI MASCHERANO DA PALADINI! Basta con il SISTEMA MESSINA! La città che sognava il Ponte, la serie A con i Franza, le operazioni di finanza creativa e i titoli in Borsa è sotto assedio da settimane. Nel bel mezzo della crisi economica il sindaco Peppino Buzzanca è scappato dal bunker di Palazzo Zanca per ripararsi all’Assemblea regionale: non fategli questo favore. Non VO-TA-TE-LO!!! Se siete tifosi del PDL date il vostro voto a chiunque della lista, ma non a lui! Se siamo nei guai, senza soldi e sotto assedio è sua la colpa! Sua e dei suoi amici! Si vota domenica 28 ottobre per le regionali (ANDATE A VOTARE, E FATELO CON ORGOGLIO, PER FAVORE!). Mentre Buzzanca è alle prese con la campagna elettorale ci ricorda Lillo Oceano della Cgil Messina, il Consiglio Comunale ha approvato l’aumento delle aliquote IMU alla massima misura prevista dalla legge, pertanto quella della prima casa dallo 0,4 allo 0,6 e quella per tutti i restanti immobili dallo 0,76 a 1,06. Si anche sulla prima casa, quella dove si abita e che i più hanno comprato a fronte di tanti sacrifici e magari stanno pagando ancora il mutuo. La motivazione contenuta nel provvedimento, scritta dai dirigenti e avallata dai Consiglieri comunali – con esclusione di quelli del PD che hanno votato contro il provvedimento- è quella secondo la quale il Comune ha bisogno di fare cassa e di farla subito. Poco importa che a sostenere questa tesi siano gli stessi dirigenti che non sono stati capaci di incassare i tributi comunali, se è vero che nel 2011 sono stati incassati pochi spiccioli al posto delle decine di milioni di ruoli emessi, se chi ha centinaia di appartamenti non paga, se i locali che occupano le piazze e i marciapiedi non pagano, se la spazzatura la pagano sempre soltanto i soliti. O ancora se il Comune conta svariati milioni di debiti fuori bilancio o se ha accumulato decine di milioni per spese legali per contenziosi nei quali l’Ente risulta soccombente. O ulteriormente se in piena crisi economica qualcuno ha consentito delibere per finanziare "il concorso di Miss Mondo" o la vendita di immobili di pregio per pochi spiccioli. Non importa neppure che si tratti degli stessi consiglieri che hanno accettato tutto ciò ed avallato le scelte di un’Amministrazione che ha portato Messina in questa condizione e che si è dimessa qualche settimana fa, giusto in tempo per non essere travolta. Già, non importa! Tanto se mancano i soldi ne prendiamo degli altri ai pochi cittadini onesti che già pagano, che i furbi che evadono non li inseguiamo neppure. E chi se ne frega se quei cittadini onesti che pagano non ce la fanno più, perché non prendono lo stipendio, perché la mobilita, la cassa integrazione o lo stipendio da precario non sono sufficienti a coprire tutte le spese, perché sono stati licenziati, perché con la pensione non si arriva alla fine del mese, perché pagare l’IMU, su quella casetta che rappresenta una delle poche certezze della vita, non ci voleva proprio. Questa alluvione provocata dalla mala gestione di Peppino Buzzanca è passata sotto le porte dei messinesi ha raggiunto i letti trascinando con sè incarichi, assessori inetti, qualche organo d’informazione compiacente, e persino la custodia cautelare del suo amico Roberto Corona che oggi non potendosi ricandidare a Palermo lo aiuta nel recuperare voti! Ecco perché i messinesi che vogliono liberarsi dal vecchio potere dovranno votare per coloro che sono ONESTI! Vorremmo capire quando saranno adottati provvedimenti che fanno pagare i tributi a chi li evade, quando saranno tagliati i privilegi ai soliti pochi noti, quando si troveranno le soluzioni per pagare regolarmente gli stipendi ai lavoratori del comune, dei servizi sociali, delle partecipate e le fatture ai fornitori che a loro volta hanno dipendenti. Finora le risorse sono state sprecate e abbiamo visto come. Il dramma sociale è esploso, le responsabilità sono evidenti e la realtà non può più essere mistificata. Il problema che ha inquietato la nostra anima libera e pura è il ruolo di stratega di illustri sconosciuti venduti ai cittadini come ESPERTI! E perciò alla fine del suo coraggioso e nobile mandato di amministratore Buzzanca si è fatto beccare con i conti non in regola: ATM, SPAZZATURA, SERVIZI SOCIALI, VERDE PUBBLICO, CULTURA. Voci che lui spaccia per opere meritorie nei suoi volantini elettorali: che audacia. Ma adesso servono risposte, il mondo del lavoro chiede soluzioni ai problemi. Se non si salvaguarda il lavoro, tutto il tessuto produttivo ne pagherà il prezzo, la città collasserà e non si salverà nessuno. Siamo pronti ad assumerci responsabilità, se i provvedimenti guarderanno con attenzione alle fasce deboli, a chi ha bisogno, a chi vive di stipendio o di pensione, se si abbattono privilegi e clientele. Se ciò non dovesse avvenire continueremo a contrastare provvedimenti e decisioni, a chiederne la modifica, continueremo a rivendicare tutele e diritti. La situazione è drammatica, le persone sono disperate, servono risposte concrete ed eque. Serve un interlocutore, se c’è. Se non c’è, bisogna cercarlo tra io candidati in lista e votarlo con forza. Solo così, ci potremo liberare dei tanti Buzzanca che popolano le liste. Messina, la Sicilia, hanno bisogno di persone preparate, trasparenti, umili. Il dovere ci chiama: non facciamoci prendere in giro dai soliti marpioni camuffati da gentiluomini! Dietro di loro, si nascondono affaristi, mafiosi e maggiordomi prestati alla comunicazione!