PER L’ATM MESSINA, TANTE PAROLE, TANTISSIMI DEBITI E POCHI FATTI!

Dopo 24 ore di lotta, testimonianza della disperazione dei dipendenti di un’Azienda ormai allo sfascio, giunge l’ennesima beffa da parte del Direttore Generale Ing. C. Conte.
Il Direttore Generale, invece di guidare in prima linea i lavoratori nella richiesta di lumi sul futuro aziendale al Commissario Croce, emana l’ordine di servizio n° 81 datato 22 ottobre 2012, il cui oggetto è di collocare il personale libero dal servizio, per mancanza di bus e tram, "fuori servizio", ovviamente senza retribuzione. In qualità di dipendente sento di rispondere pubblicamente che l’ordine di servizio in questione non è che una chiara e lucida strategia aziendale, che sicuramente andava attuata almeno quindici anni fa, evitando di firmare promozioni e impieghi alternativi, dettati dalla politica di turno.
I dipendenti, da almeno quattro anni a questa parte, continuano a portare avanti con il loro lavoro "non retribuito" un’Azienda che si trascina con i pochi e vetusti mezzi, mettendo a repentaglio la loro vita e purtroppo anche quella degli ignavi passeggeri.
Oggi penso che i dipendenti avrebbero dovuto incrociare le braccia esattamente quattro anni addiettro e per lungo tempo, avrebbero così evitato che la classe dirigenziale continuasse lo sperpero con consulenze inutili e costose, evitato di pagare le esorbitanti somme dei vari commissariamenti che si sono succeduti. Quest’Azienda avrebbe potuto essere il fiore all’occhiello di Messina soltanto se i risultati della gestione fossero stati ripagati con gli stessi criteri adottati nei confronti dei lavoratori. Infine, poiché il Direttore Generale ha dichiarato ai dipendenti che a suo avviso l’Azienda è chiusa, mi sarei aspettata le sue dimissioni per rispetto dei cittadini e degli stessi dipendenti al fine di evitare ulteriori disagi.

Carmela Calabrò
contrattista A.T.M.
P.S. Nel sito sicilians.it è scannerizzato l’ordine di servizio cui mi riferisco