La città è sporca perché chi amministra non è pulito

Prima ancora che il sindaco di Messina si arrabbi c’è già un fedelissimo che piglia provvedimenti. E se Buzzanca si alza la mattina temendo di inciampare nel traffico o di non trovare parcheggio sul Viale San Martino, subito da Palazzo Zanca gli offrono la testa del Generale Calogero Ferlisi. Così mentre il sindaco placa la sua ira la città è sepolta dai problemi. C’è la spazzatura che puzza, ci sono i cittadini costretti a convivere con topi e scarafaggi che scorazzano sulle strade. Colpa della cattiva pianificazione dei servizi: la carenza igienico- sanitaria, che si sta amplificando a seguito dei ritardi della raccolta dei rifiuti solidi urbani, sta veramente pregiudicando le attività quotidiane di tante famiglie costrette a vivere con compagnie poco gradite a qualsiasi ora del giorno e della notte. E questo accade perché chi amministra invece di occuparsi del buon funzionamento dei servizi offerti pensa ad altro. Il loro problema sono in ordine di priorità: il potere, la poltrona, la pianificazione degli incarichi per amici, amanti e parenti, il relax serale. Si tratta, come si vede, di un insulto all’intelligenza dei cittadini: voi siete dei polli da spennare! E’ infatti questa la vera forza della volgarità: prendere in giro con false promesse di giustizia chi ne è vittima, renderlo docile, narcotizzarlo. Dovremmo parlare di questo invece di ragionare su quanto sono bravi i politici nel gestire i Lidi o locali notturni. Molti di loro sono i primi cafoni al pari di chi sputa per terra, chi rutta a tavola, chi insulta e minaccia, chi urla e chi censura e a Messina sono in tanti a provarci. Non c’è cafone che non gridi Giustizia! Non c’è ignorante che non parli di Cultura o si mascheri dietro essa! Perciò quell’indignazione che si riversa su IMG Press sol perché ha detto chiaro e tondo che la politica è cosa diversa da feste, sveltine e raccomandazioni sono organici alla cattiva amministrazione della Giunta Buzzanca. E tutti quei giovani politici in carriera che si ritengono delle star evitino di guardarsi allo specchio per dirsi Eroi. Non è onorevole camuffare una tresca amorosa o d’affari spacciandola per sana e robusta programmazione estiva o tutela degli studenti del nostro Ateneo. E non è certamente lodevole occuparsi di problemi universitari quando la schiena non è dritta e le mani sporche. E’ ovviamente possibile che uno o più organizzatori della fuffa estiva abbiano beatamente ridacchiato dinanzi al contestatore esagitato del direttore del foglio elettronico, ed è possibile che domani lo aiuteranno nel trovare un posto come parcheggiatore o in qualche coop sociale… Ognuno può vendere la propria dignità come crede, per quello che si vede in giro non saremmo sorpresi: ci sono ragazze e ragazzi che sposano rospi e cozze per convenienza, che volete che sia una marketta ogni tanto per un posto tra i servi del Sistema. Nessun cittadino per bene, guardando Messina ha riconosciuto in questi anni la bontà della politica e non può bastare una festa organizzata né una velina intelligente per zittire la coscienza critica di un luogo smarrito. La città è sporca perché chi amministra non è pulito: occuparsi della movida piuttosto che della spazzatura non è una notizia da poco. E’ la certezza che i giovani si sono consegnati anima e corpo ai cafoni.