TROPPO COMODO!

Eh no! Caro Signor Presidente del Consiglio, proprio non ci siamo! Troppo comodo giocare a scaricabarile, fare il Ponzio Pilato, demandare ad altri, ai partiti, la decisione di stabilire i propri emolumenti, cioè a coloro che hanno disfatto l’Italia!
Le è stato affidato il compito ingrato quanto prestigioso di risanare il Paese, cerchi di portarlo avanti con determinazione, in toto, e non di sviarlo in parte solo per ingraziarsi i favori di quei politici senza dignità e senza onore che coi loro vergognosi comportamenti hanno infangato il buon nome e rovinato le finanze del nostro Paese!
IL PESCE PUZZA DALLA TESTA, e dalla testa bisogna cominciare a far pulizia! Ricordi che gli Italiani con un REFERENDUM (uno dei pochi che raggiunse il “quorum”) votarono a larghissima maggioranza per l’ABROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI PARTITI, e quindi Lei ha il compito e il dovere di tenerne conto e di RISPETTARE LA VOLONTÀ DEGLI ELETTORI. I quali, come ben sa, se fossero di nuovo chiamati a votare, specialmente dopo le tristi vicende degli ultimi tempi, non farebbero che confermare quanto allora espresso.
TROPPO COMODO rifugiarsi dietro il paravento dei regolamenti, che attribuirebbero ai partiti, o meglio ai loro rappresentanti in Parlamento tale compito. Ne riuscirebbe la solita “PORCATA”, per dirla col linguaggio altolocato di uno di loro! Se come recita la Costituzione “I CITTADINI SONO TUTTI UGUALI DI FRONTE ALLA LEGGE”, non si capisce perchè mentre la grande maggioranza percepisce stipendi decisi da altri (per lo più assai bassi rispetto alla media europea, e spesso “da fame”!), la “cricca” dei nostri politici debba stabilirsi autonomamente l’ammontare non solo delle proprie laute retribuzioni ma anche quello dei versamenti dello Stato ai Partiti, oltretutto “illegali” in quanto furbescamente autoattribuitisi (ed in misura oltremodo esuberante!) col marchingegno dei RIMBORSI ELETTORALI per aggirane il Referendum suddetto, quindi CALPESTANDO LA VOLONTA’ DEL POPOLO ITALIANO.
Se il Governo Monti non si assumesse la responsabilità di decidere autonomamente su questo scottante problema ma lasciasse decidere ancora una volta ai partiti, che si sa già cosa farebbero, un’ondata di INDIGNAZIONE generale si abbatterebbe di nuovo sulla politica italiana e ne scaturirebbe la NECESSITA’ DI UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE. Perchè se a parole siamo in un sistema di DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA, nella pratica i partiti finora non hanno proprio dimostrato di “rappresentare” gli interessi della maggior parte del popolo italiano ma solo quelli di se stessi, e quindi per “difendersi” dalla loro arroganza e dai loro soprusi al popolo non resta altra arma, purtroppo complessa e faticosa, che quella del REFERENDUM ABROGATIVO che la nostra Costituzione prevede.
EST MODUS IN REBUS!, c’è una misura in tutte le cose! I partiti di soldi ne hanno già presi anche troppi, semmai restituiscano allo Stato quelli che non hanno usato per lo scopo per cui li avevano indebitamente richiesti, cioè per il rimborso spese elettorali!
Che il Governo Monti dunque decida in merito, proponga al Parlamento i “tagli” necessari ai cosiddetti “costi della politica”. Gli Italiani gli saranno grati comunque vadano le cose, sia nel caso il Parlamento approvi i tagli proposti dal Governo, sia che non approvi: perché in tal caso verranno allo scoperto i “profittatori” che col loro voto contrario dimostreranno di essere più attaccati al cadreghino e agli interessi di bottega che non al compito istituzionale loro affidato di rappresentare le istanze e gli interessi dei loro elettori.

Giovanni Dotti