Dissesto Palazzo Zanca: le strade dell’Inferno sono lastricate di buone intenzioni!

La sensazione che si è avuta ieri notte è che una “maggioranza trasversale” , la quale evidentemente al di là delle teatrali interpretazioni d’aula, vuole bene al sindaco Buzzanca, ha determinato l’esito favorevole di due atti che (e sono le parole del Presidente del collegio dei revisori) non daranno soddisfazione alle richieste della Corte dei Conti e costringeranno quasi certamente il consiglio comunale a dover ritornare a deliberare entro i successivi trenta giorni.
Ancora una volta la cattiva gestione economica del Comune di Messina rischia di scaricare i suoi malefici effetti sulle tasche dei messinesi onesti. Messinesi onesti perché non sono evasori, onesti perché pagano puntualmente i tributi, onesti perché individuati con certezza dalla macchina amministrativa che continua però a ignorare volutamente evasori e morosi.

Gli emendamenti presentati dal sottoscritto alle due delibere avevano un unico denominatore: Prima di mettere le mani in tasca ai messinesi onesti si cominci la crociata contro evasori e morosi e si dia per primi l’esempio!

A queste richieste l’aula è rimasta parzialmente sorda e, con la scandalosa partecipazione di tutta l’opposizione, si è limitata attraverso un emendamento inutile, a vincolare l’aumento dei balzelli al fallimento (che è cosa certa) della dismissione degli immobili comunali.

E così l’inefficienza della macchina amministrativa e la chiara mancanza di volontà a perseguire politiche di inasprimento dei controlli sul fenomeno delle evasioni dei tributi si scaricherà a breve sulla cittadinanza la quale rischia di ritrovarsi un aumento della TARSU del 40% e quasi contemporaneamente le aliquote ICI schizzare al 6 per la prima casa ed al 10,60 per la seconda.

Sarebbe stato più giusto indirizzare l’amministrazione a rinforzare adeguatamente con personale idoneo uffici strategici come il Patrimonio e i Tributi per iniziare una vera e propria crociata contro l’evasione, così come sarebbe stato giusto fermare tutte le “spese impropriamente dette di rappresentanza” che permettono a sindaco, assessori e presidente del consiglio di elargire somme con una certa discrezionalità ma il consiglio…opposizione compresa…. non ha inteso!

Il Consigliere comunale Nino Carreri