Il Governo non ha indicato i proventi della lotta all’evasione fiscale a copertura della manovra ma il premier Mario Monti si augura che le misure di contrasto all’evasione approvate dall’Esecutivo portino "un gettito ulteriore da poter utilizzare, almeno in parte, per ridurre le imposte sulla produzione, sul lavoro e sulle famiglie". E ribadisce che non è solo lo Stato a mettere le mani nelle tasche dei cittadini, "sono anche gli evasori a metterle in quelle di chi invece le tasse le paga e sono i titolari di posizioni di rendita, di monopolio a metterle nelle tasche dei consumatori". Sembra l’ennesima favola della politica quella di voler combattere i grandi evasori fiscali. Sembra, appunto, proprio perchè, per esempio, nella placida Messina di evasori conclamati, ma riveriti dalla società civile, ne abbiamo conosciuti tanti. I nomi? Lettori di IMG Press li sapete ed è inutile ripeterli una volta di più, tanto a che servirebbe? Forse a renderli meno intaccabili? Giammai. Forse a recuperare i capitali evasi? Bah! O credete davvero che questo esercito di impuniti accetti in silenzio di finire nell’angolo senza chiedere aiuto agli amici istituzionalmente preposti a far rispettare le regole, il Codice, la Legge, insomma? Chi ha voglia di mettersi contro coloro che sono dei Big? Eppure il Premier Monti insiste: "Non mi ha mai persuaso l’espressione mettere le mani nelle tasche degli italiani, anche perchè è incompleta: sono alcuni italiani evasori a mettere le mani nelle tasche dei contribuenti onesti. Loro sono gli italiani che evadono e quei privilegi e rendite sono un inciampo al gioco della concorrenza e del mercato". Caro senatore Monti allora venga a fare una visita a Messina, scoprirà cose straordinarie e soprattutto metterà Lei le mani su molti evasori intoccabili. Un Paese civile e moderno non dovrebbe nemmeno pensare di tenere ancora sul libro paga professionisti del crimine, ma ciò accade e sembra non interessare nessuno. Il problema di gestire la cosa pubblica rimane un problema loro. Ai cittadini onesti non resta che pagare. In silenzio!
