Crisi, Monti sta finalmente imbroccando la strada giusta

Da indiscrezioni trapelate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri starebbero per essere rese operative nella cosiddetta "Fase Due" del Governo Monti alcune misure di austerità investenti anche i Partiti politici italiani, riguardo all’attribuzione dei Rimborsi Elettorali da essi percepiti.
Le quote spettanti a titolo di "rimborso elettorale" saranno d’ora in avanti erogate nella misura massima di 1 Euro moltiplicato gli anni di legislatura effettiva ai quali il rimborso è collegato, per ogni voto regolarmente assegnato. Inoltre, i rimborsi erogabili non saranno corrisposti più in misura forfettaria e indiscriminata, bensì a fronte di regolare fatturazione fiscale presentata dai partiti beneficiari, che a differenza del passato potranno anche essere suscettibili di controlli da parte del Fisco e della Guardia di Finanza. Se le indiscrezioni saranno confermate, si tratterà di un’iniziativa storica per l’Italia, destinata a far risparmiare allo Stato miliardi di Euro, in quanto i partiti, con l’attuale quadro normativo di riferimento, hanno finora incamerato enormi quote indebite derivanti da rendiconti "gonfiati" e voti non espressi (astenuti, schede bianche, nulle o non attribuibili). Con tale decreto, si metterà inoltre la parola fine allo stesso "esonero" dei partiti dai controlli da parte del Fisco. ll movimento astensionista politico CVDP, che da anni proponeva l’abbattimento di questo particolare e odioso tipo di privilegio da parte della casta politica, plaude all’importante iniziativa in cantiere, che oltre al contenimento dei costi della politica va anche nella giusta direzione di una rivalutazione della sovranità dei cittadini, finora calpestata dai Partiti politici intenti a spartirsi di tutto, pure dette quote di rimborso astensionistico.

Cordialmente,
Antonio Forcillo, portavoce