Lorena Fulco: Se non potete fidarvi della “classe politica” fidatevi dei “giovani politici”

Lorena Fulco: caratterino tutto pepe, innamorata di Messina. Militante di Destra, membro attivo di Vento dello Stretto, Presidente Comitato Rinascita San Michele, Consigliere V Municipalità del Comune di Messina da Giugno 2018.

Per comprendere l’attuale momento storico di Messina bisognerebbe scomodare Hannah Arendt. La politologa, filosofa e storica tedesca avrebbe sentenziato: “La mancanza di pensiero − l’incurante superficialità o la confusione senza speranza o la ripetizione compiacente di «verità» diventate vuote e trite − mi sembra tra le principali caratteristiche del nostro tempo”.

Le uscite pubbliche e private del sindaco Cateno De Luca più che rimettere in piedi l’economia cittadina servono a dividere le parti sociali. Per non parlare del clima che si vive all’interno del Consiglio comunale dove il presunto cambio di passo ha provocato solo una discordia confusionaria e suicida, mentre il nemico (lo spettro della crisi) è alle porte. Dossier, minacce e ricatti velenosi volano come stracci, in una Messina ridotta alle pezze. E con avversari da polverizzare, con ogni mezzo, perché il potere assoluto non ammette dissenso: non fa prigionieri, solo terra bruciata contro chi canta fuori dal coro. Per ogni male c’è sempre un peggio, direbbe qualcuno.

Veleni e schizzi di fango volano ovunque. Con politici lontani dai problemi delle famiglie, che stentano a vivere, ogni giorno alle prese con povertà e disoccupazione, soprattutto giovanile.

Non è difficile capire perché la crisi politica che la città sta vivendo va oltre la ratifica di un accordo tra consiglieri e sindaco. Se Cateno e i consiglieri comunali conciliano i loro progetti, un po’ a voi e un po’ a me, io a Palazzo Zanca, voi, quando ci sarà il turno, in qualche azienda speciale, questo ai miei e questo ai tuoi, chi farà la critica e l’opposizione? E’ in pericolo la democrazia! Quello che è in gioco non riguarda solo i posti e le promesse personali, bensì la nuova condizione delle famiglie sempre più deluse da questa classe dirigente impalpabile.

Da chi riveste una pubblica funzione è legittimo attendersi atteggiamenti di specchiata correttezza e di coerente onestà. La bussola dell’impegno politico deve essere per tutti il bene comune, perseguito nel pieno rispetto della legalità. Competenze ed efficienza, da una parte, responsabilità e rigore, dall’altra, sono gli ingredienti di un servizio politico-amministrativo degno di questo nome. Epperò non possiamo vivere nella confusione, nello sconforto perenne.

In fin dei conti “la nostra qualità più autentica è la capacità di creare, di superare, di sopportare, di trasformare, di amare e di essere più grandi della nostra sofferenza” E allora ci siamo guardati interno e abbiamo notato che non tutto è marcio, grigio, confuso. Tra le pagine politiche di Messina c’è anche la militanza di Lorena Fulco, consigliere tutto pepe della V Municipalità del Comune di Messina. Con lei abbiamo provato a ragionare sull’attuale stagione politica

 

Lorena Fulco, perché dovremmo fidarci di te come paladina di Messina?

In realtà vi siete già fidati riconoscendomi la competenza, la coerenza, la costanza, l’amore, la passione e la militanza che da sempre mi appartengono e mi contraddistinguono. Credo sia per questo che io sia stata eletta Consigliere della V Municipalità.

Spesso ascoltando in televisione certi tuoi colleghi ci chiediamo se sono scesi in politica per vocazione, per caso, per necessità o per curiosità. Lorena a quale di queste categorie non vorrebbe mai appartenere?

Come ho già detto, sono una militante. Non mi piacerebbe sicuramente appartenere agli “ultimi arrivati”.

Una volta eletta come consigliere della V municipalità la tua qualità di vita è migliorata?

In parte si, conosco ogni giorno tante persone ognuna delle quali contribuisce ad arricchire il mio bagaglio di esperienza e di cultura.  In parte no, il mio cellulare squilla ininterrottamente giorno e se capita anche notte. Ma non fa niente, per il bene dei cittadini, questo e altro.

E il tuo conto in banca?

Sorrido! Noi Consiglieri di Circoscrizione non abbiamo uno “stipendio fisso” al mese come i Consiglieri Comunali ma solo gettoni di presenza. Un gettone è pari a 20€.. fate voi!!

Ai giorni nostri però vatti a fidare della classe politica…

Ne sono delusa anche io. Grazie al cielo faccio parte della Sana Politica, sono una “ragazza” e spero nel cambiamento. Se non potete fidarvi della “classe politica” fidatevi dei “giovani politici”.

La carità cristiana è davvero morta?

Quella della carità è una questione importante. Dobbiamo viverla per dare il buon esempio, dobbiamo insegnarla affinché la vivano gli altri e soprattutto dobbiamo chiederla a Dio perché un dono soprannaturale.

Quando la politica si trasforma in porcheria?

Quando scende a compromessi.

Le priorità di Messina da affrontare con urgenza?

Rifiuti e ambiente; Torrenti; Trasporto pubblico; Turismo; Riqualificare la Zona Falcata.

Cosa non prometterai mai?

Non ho mai fatto promesse, ho sempre preso impegni e li ho mantenuti tutti.

Se guardi indietro cosa non rifaresti più?

Non c’è nulla di cui mi sia pentita, credo rifarei tutto.

Ci vuole una guida di sopravvivenza per essere onesti?

Ci vuole una bella famiglia alle spalle che ti trasmetta giusti valori e sani principi.

Qual è la linea di confine tra una persona onesta e una disonesta?

Il non volersi guadagnare qualcosa ma ottenerlo con facilità. Io sono abituata a sudare prima di ottenere ciò che voglio. E poi, vuoi mettere la soddisfazione?

La politica è uguale per gli uomini e per le donne?

Certo, per essere nel 2020 ancora qualcosa deve migliorare, ma credo sia uguale per tutti. Sono l’unica donna alla V Municipalità. Politicamente parlando, ogni tanto devo uscire le unghie per difendermi, ma per il resto “poveri i miei colleghi”.

Ti sei mai data una risposta su chi pagherà per i danni provocati dalla classe dirigente siciliana?

Ahimè, i nostri figli e nipoti.

Sei rimasta delusa da questa intervista?

Assolutamente no, non vedo l’ora di farne un’altra.