Autostrade per lβItalia Γ¨ nelle mani di Cassa Depositi e Prestiti (51%) e dei fondi di private equity Blackstone e Macquarie (24% ciascuno). Questi ultimi hanno sborsato 8,4 miliardi di β¬uro nel 2022 per rilevarla dallβAtlantia dei Benetton.
Un bellβaffare, a giudicare dai conti.
Mentre i pedaggi aumentano (2% nellβultimo anno, e altri rincari sono previsti tra giugno e luglio), gli investimenti sulla rete autostradale italiana restano al palo. Secondo Nomisma, servirebbero almeno 40-50 miliardi di β¬uro per rimettere in sesto lβinfrastruttura e adeguarla al traffico attuale. Ma si sa, le manutenzioni costano, i dividendi invece gratificano.
E infatti, proprio i dividendi non conoscono rallentamenti: nel solo 2025, gli azionisti si sono intascati 924 milioni di β¬uro, che si vanno ad aggiungere ai 3,4 miliardi giΓ distribuiti dal 2020, anno della cosiddetta βfinta nazionalizzazioneβ. Il segreto di tanta generositΓ ? Un accordo riservato che garantisce un miliardo di β¬uro lβanno
fino al 2029. Un modello di business impeccabile: indebitamente crescente per la societΓ , ricchezza assicurata per gli investitori.
Mentre il personale viene ridotto e rimpiazzato da lavoratori precari, i disservizi aumentano e lβautomazione ai caselli fa acqua da tutte le parti: code interminabili, sistemi che si bloccano e nessuno a cui chiedere assistenza. Risultato? PiΓΉ disagi per gli utenti, piΓΉ utili per gli azionisti.
Il solito schema: pochi festeggiano dividendi miliardari, molti si ritrovano con meno diritti, piΓΉ costi e un servizio sempre piΓΉ scadente. Le privatizzazioni? β¦ Funzionano!
bilgiu