Marialaura De Vitis, oltre le foto c’è un sogno

Storie di ragazze, un sogno, molte chiacchiere e niente doppi sensi, o quasi (la discussione è aperta, ciascuno legge tra le righe a modo suo). Con Marialaura De Vitis per disegnare il ritratto più gentile e ottimistico della sua generazione: “Quelle della mia generazione hanno più di una faccia: quella da amica, quella da pettegola, quella dispiaciuta, quella da stronza… insomma cambiano faccia a convenienza e per questo che le vere amiche si contano sulle dita di una mano”.

Di loro si parla come del “pianeta degli svuotati“, dove il progetto ha il respiro di un giorno, l’interesse la durata di un’emozione, il gesto non diventa stile di vita e l’azione si esaurisce nel gesto. La passione imprecisa non sa se aver legami con il cuore o con il sesso e non riesce a decidere con chi dei due entrare in intensa relazione. Ma a dar fiducia a ciò che ci racconta Marialaura, a noi non pare. L’inevitabile  potrebbe essere un addio ed è invece un “ci siamo anche noi” con un finale che autorizza a pensare che potrebbe anche essere stata tutta una fantasia per confondere i grandi.

Ragazze, modelle, attrici, sognatrici parti ancora diverse d’un paese, il confine divide chi cambia Bmw ogni anno e chi si accontenta d’una Panda poco usata. Il social è già normalità monotona. I gusti, gusti del sedurre, li avvicinano, la rincorsa delle mode confonde tutti come in un foto-finish: anticonformisti per forza, ma con tratti all’antica: la coppia è un valore terribilmente serio, il fidanzamento un evento da celebrare. Ecco spiegata la generazione di Marialaura.

Di lei racconta: “Ho iniziato a lavorare come modella facendo foto e sfilate a 15 anni, sempre a livello regionale. A 18 anni ho iniziato a lavorare come hostess per fiere ed eventi privati. Ho partecipato a vari concorsi di bellezza arrivando sempre in finale regionale (tra i più importanti: Miss Italia nel 2017, Miss mondo nel 2108 e Miss universo nel 2019). Ho partecipato ad alcuni programmi televisivi come: ciao Darwin, Detto fatto, I soliti ignoti, Guess my Age… Attualmente studio al terzo anno di Università di Scienze della comunicazione e in futuro mi vorrei trasferire a Milano per continuare la carriera da modella e cercare lavoro. Mi piacerebbe diventare social media manager, organizzatrice d’eventi o lavorare in ambito pubblicitario”.

Ragazze, sogni,  utopie, leggerezze. Storie di amore, di libri, di genitori, di educazione, con un’equa ripartizione tra giovanili banalità e qualche acuta osservazione sociologica sulla generazione dei poco più che ventenni. Immagino che, dopo tanti ritratti disastrosi della generazione dei ventenni, chiunque si sentirà confortato e rassicurato dal quadro pieno di tenerezza, ragionevolezza e ottimismo che disegna la nostra protagonista, soprattutto con la curiosità di sapere come andrà a finire questa avventura così casta, di una stravagante voglia di cultura. Ecco a voi Marialaura De Vitis: ragazza particolare e inconfondibile.

 

Marialaura sei una ragazza che si divide tra università, sfilate e foto: questa passione da cosa nasce? 

Fin da piccola amavo travestirmi rubando i vestiti dall’armadio di mia madre, mi divertivo a truccare le mie amiche e guardavo spesso programmi di moda alla tv. Da piccola ero abbastanza timida ma davanti all’obiettivo mi trasformavo e sono sempre stata mio agio. Crescendo ho imparato a mettermi alla prova ogni volta, a valorizzarmi e ho scoperto che stare al centro dell’attenzione non mi dispiace affatto.


Svelaci con chiarezza cosa riflette lo specchio della tua esistenza. Non sei un po’ infastidita da questa generazione artificiale?

Sono molto contenta di essere cresciuta negli anni in cui la tecnologia e i social non avevano ancora preso il sopravvento sulla vita reale…Mi sono goduta l’adolescenza in modo genuino, senza apparenza. Ora però mi ritrovo dentro questo mondo artificiale che si nutre di pregiudizi e apparenze, ho imparato a sfruttare i social e la mia immagine a mio vantaggio. Mi piace curare la mia pagina Instagram, non lo nego, anche questo è un mezzo per farsi conoscere e trovare lavoro. Quindi no, non sono infastidita dall’artificialità. Ognuno di noi è libero di fare vedere agli altri quello che vuole di sé, ma io so chi sono e quello che valgo. 

Perché spesso si dice che le modelle sono demoni?

A essere sincera non l’avevo mai sentito dire… probabilmente perché sono come esseri pericolosi, che tutti invidiano! Sono immagini stereotipate che ti perseguitano, ti tentano, ma non puoi fare a meno di ammirarle.

C’è qualcosa di tenero e commovente, ma anche di imbarazzante, nelle persone che cominciano ad affollare l’Agenzia modelle?  

Tante modelle, sopratutto straniere, iniziano la carriera da modelle solo per guadagnare soldi, non perché è il loro sogno. Ma fare la modella ad alti livelli non è una passeggiata: devi lasciare la tua casa, fare orari da caserma, dedicare tutto il tempo alla cura del proprio corpo, uscire il meno possibile ed essere pronte al rifiuto e a numerose porte in faccia. Per questo io consiglio sempre di intraprendere questa strada solo se è la realizzazione di un sogno, non se si tratta solo di un fattore economico…

Sei d’accordo con chi sostiene che questo è un Paese facile solo per i figli dei ricchi?

Non voglio fare l’ipocrita, secondo me i soldi possono fare la felicità in alcuni casi. Indubbiamente i ricchi hanno molte più agevolazioni e se parliamo si lavoro i figli dei ricchi hanno più possibilità di trovare una bella sistemazione.

Che facce hanno le ragazze della tua generazione?  

Le ragazze della mia generazione hanno più di una faccia: quella da amica, quella da pettegola, quella dispiaciuta, quella da stronza… insomma cambiano faccia a convenienza e per questo che le mie amiche si contano sulle dita di una mano. Per quanto riguarda l’aspetto fisico invece o sono ragazze acqua e sapone, che si truccano pochissimo anche per uscire, o sono ragazze super artificiali che hanno fatto ricorso anche a qualche ritocchino.

Chi ha cambiato i tuoi sogni (in positivo o in negativo)?

Per ora i miei sogni sono stati cambiati da tutte le porte in faccia che ho ricevuto, se tutti i casting che ho fatto fossero andati in porto chissà dove sarei ora! tante volte ho pensato di mollare, ma non mi sento ancora pronta a vivere di rimpianti quindi continuerò a lottare. 

Quanto davvero vale la dignità al giorno d’oggi?

Penso che la dignità sia qualcosa di molto soggettivo, ma di molto importante. Penso che sia essenziale tenerne conto nel rapporto con gli altri sopratutto per noi stessi. Alcune volte può capitare di prenderla per strada.. ma non è mai tardi per recuperarla e fare vedere quanto valiamo.

Che cosa ti fa molto indignare?

Mi fanno indignare le persone che pensano per stereotipi. Ricevo molti messaggi volgari che etichettano le belle ragazze come prostitute, stupide e vendute. Sono ben consapevole che parla l’invidia, d’altronde quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba! Mi infastidiscono molto anche le persone con la lingua lunga e avvelenata, quelle che sparano sentenze sul mio conto senza prove, solo perché la loro vita è molto noiosa e quindi decidono di provare rovinare la mia. Però non sanno che così mi danno solo più forza, perché sai si dice: bene o male ma basta che si parli di te. Quindi in questo modo non fanno altro che accrescere la mia popolarità. 

Cosa ti emoziona fino alle lacrime?

Non piango spesso, le poche volte in cui accade può essere quando ascolto una canzone che mi fa pensare a una persona in particolare, per alcuni film, o quando penso a cose personali.


La tua lista delle 10 cose per cui vale la pena vivere?

1. Vedere i tramonti 2. mangiare 3. viaggiare 4.ridere fino alle lacrime 5. amare una persona che ricambia il tuo sentimento 6. nuotare al mare 7. abbracciare un amico 8. ballare fin che non ti reggono le gambe 9. cantare squarcia gola 10. sentire il vento tra i capelli 

Che cosa pensi la sera prima di chiudere gli occhi?

Ripenso alla mia giornata, programmo il giorno dopo e alle volte rifletto sui grandi problemi della vita.

Quanto ancora sei disposta a crescere?

Sono già abbastanza alta: se cresco ancora farò fatica a trovare un ragazzo più alto di me! A parte gli scherzi o spero di non smettere mai di crescere, abbiamo sempre qualcosa da imparare, dobbiamo pensare a migliorarci sempre.

Il piano B ce l’hai?

Si, se non dovessi riuscire a portare a termine i miei scopi, mi trasferirò a Bali, aprirò un chiosco sulla spiaggia dove venderò erbazzone reggiano e lasagne alla bolognese.