Marella Ruata: vorrei passare l’ultimo esame all’università e diventare Miss Italia

Aggiudicarsi la fascia di Miss Italia non è più una questione di bellezza. Alla fine prevalgono autenticità e buon senso. Almeno in fatto di parole. Scegliere una Miss o l’altra è come innamorarsi di una canzone piuttosto che di una poesia, qualunque essa sia, è puro gusto personale. Un piacere, un istinto, un’attrazione irresistibile che non deve subire condizionamenti e retaggi culturali. Anzi, Miss Italia è diventata una manifestazione che viaggia insieme alla cultura: un appuntamento dedicato alla moda, ai sogni, ma anche all’arte e al design. Ogni edizione del concorso porta alla ribalta schiere di aspiranti modelle, attrici e nomi nuovi per la televisione.  

Oggi vi presentiamo Marella Ruata nata a Torino vive nella zona del Roero, a Baldissero d’Alba. Ha studiato al Liceo scientifico di Bra e adesso frequenta l’università di Torino – ultimo anno del corso di Management dell’informazione e della comunicazione aziendale -. “Mi manca un esame e potrò finalmente dedicarmi alla tesi, per concludere questo percorso ed entrare nel mondo del lavoro. Ho studiato violino per diversi anni, ma ho dovuto smettere perché non riuscivo più a conciliare lo studio con la musica, comunque la musica è sempre parte di me, infatti, ho molto senso del ritmo e fin da bambina ballo musiche caraibiche”.

Marella, svela ai nostri lettori il tuo stile?
Mi considero una ragazza molto dinamica e intraprendente. Attualmente mi piace scoprire territori nuovi, creare contenuti social e praticare sport. Per quanto riguarda il mio stile fashion, mi piace vestirmi casual e al tempo stesso elegante. Mentre alle serate di gala assolutamente total outfit elegante, come se fossi una principessa.

Tre qualità che pensi di avere rispetto le altre pretendenti alla fascia di Miss Italia?
Non so se ho cose in più rispetto alle altre concorrenti, perché tutte siamo molto motivate, ma quello che posso dire è che, come da mio segno zodiacale dell’ariete, non demordo mai!

Per vincere devi essere come…?
Come i trattori di mio padre. Forti, possenti e con capacità di superare ogni ostacolo, lavorando nel migliore dei modi.

Cosa ti ha detto la mamma la prima volta che hai partecipato a un concorso di bellezza?
Mia madre mi ha assecondata anche se non era molto convinta che intraprendessi questa strada. Comunque mi ha sempre supportata e accompagnata ad ogni sfilata e concorso, credendo in me.

E invece le raccomandazioni di papà?
All’inizio non condivideva molto la mia decisione di partecipare ai concorsi di bellezza ma ha visto che da parte mia c’è sempre stato molto impegno, determinazione e passione, quindi mi ha spronata a prendere seriamente questo mio percorso, suggerendomi di divertirmi sempre pur rimanendo moralmente seria, spronandomi a fare nuove conoscenze e arricchirmi con queste nuove esperienze.

Il lato più affascinante delle modelle e quello più cinico?
Se intendi dire qual è il lato più affascinante di essere una modella, rispondo che per me è quello di vivere come in un sogno ed è molto gratificante poter contribuire alla sfilata con la mia personalità. Per quanto riguarda l’aspetto cinico, al momento mi ritengo fortunata di non essere in grado di rispondere a questa domanda, infatti nel mio ambiente non ho riscontrato mai tale aspetto. In fin dei conti, mi sono sempre trovata con un gruppo di ragazze di sani valori e tanta voglia di divertirsi, pur impegnandosi in quello che si stava facendo.

Per un servizio fotografico quanta pazienza occorre?
Tanta pazienza, sia da parte della modella che del fotografo.

Com’è interpretare un ruolo davanti alla macchina fotografica?
La modella deve saper capire ed interpretare al meglio quanto il fotografo ha in mente, deve contribuire con la propria personalità e deve saper superare la stanchezza delle lunghe sessioni di posa.

Non solo fashion ma anche tanta cultura: come sei messa con la lingua italiana?
Anche se mi è capitato di sentire considerazioni sulle modelle solo come oggetti di bellezza e non portatrici di cultura, personalmente ho avuto un’istruzione liceale e universitaria che mi ha garantito una discreta conoscenza della lingua italiana. Come me anche molte amiche modelle hanno un solido percorso scolastico alle spalle.

 

 

Sms ed email fanno bene o male alla lingua?
Gli sms, a mio parere, sono molto riduttivi e informali come linguaggio, tant’è vero che molte volte emozioni vengono espresse solo tramite le cosiddette emoticons. Invece ritengo che le email siano paragonabili alla corrispondenza epistolare di un tempo, quindi trattasi di una scrittura più formale che, se adoperata correttamente, è di aiuto allo sviluppo del linguaggio.

A proposito: l’italiano è maschilista?
L’italiano è sempre stato maschilista, consideriamo che se ci sono 100 donne e 1 uomo dobbiamo usare il maschile; la femminilizzazione dell’italiano però mi sembra una grande forzatura, come a esempio chiamare un ministro donna “ministra”, personalmente non mi piace
perché ritengo che debba essere la coscienza del popolo italiano a ricomprendere nel sostantivo maschile anche la figura professionale femminile.

Eppure la nostra madre lingua rischia di soccombere di fronte alle lingue straniere… il tuo parere?
Il rischio che la lingua italiana sia parzialmente inglesizzata è reale, però consideriamo che nel mondo visto come “Paese Globale”, dev’esserci una lingua comune. È però importante che nella scuola italiana, continuino a esserci buoni insegnanti che trasmettano lingua e letteratura del nostro paese alle attuali e future generazioni, perché l’italiano va conosciuto e preservato.

Per la tua generazione chi è l’Icona del momento e perché?
Parliamone: abbiamo talmente tanti stimoli noi del 2000 che non esiste un icona singola, ma tante e nei diversi settori! Io personalmente, in ambito musicale come violinista mi piace molto David Garret, Serena Williams tennista statunitense di altissimo livello e la modella e attrice Cara Delevingne.

Quello che Marella vuole in questo periodo della vita?
Sinceramente vorrei passare l’ultimo esame all’università e laurearmi, superare l’esame di assaggiatrice d’olio d’oliva che si terrà a Imperia a fine settembre e diventare Miss Italia o perlomeno riuscire a conquistare una fascia a livello nazionale.

Ho visto che sui social hai un gran numero di follower…è solo un gioco o solo così ti senti apprezzata?
Né l’uno, né l’altro. I followers sono come avere un’amicizia indiretta con tante persone che mi seguono e con cui condividere le mie esperienze, passioni e idee. A me piacerebbe infatti poter sviluppare un mio futuro lavoro collegandolo ai social.

I bravi comunicatori scrivono che solo in chat l’amore è una cosa meravigliosa. Che ne pensi?

Secondo me non sono tanto bravi questi comunicatori, infatti in chat è vero che è più semplice scrivere le proprie emozioni ed essere più romantici ma è nella realtà che si vive veramente. È molto più facile esprimersi nel mondo virtuale (a volte immaginario o falso) che quello reale, però le vere emozioni si provano “ di persona” quindi non per scritto.

L’amore è una scintilla o una scelta da meditare?
La scintilla è l’innamoramento, il cosiddetto “colpo di fulmine” mentre l’amore è un sentimento più maturo che va anche ragionato.

L’amore non ha età?
Verissimo.

Il primo amore?
In assoluto è stata la mia cagnolina Stella. Fedele compagna di vita ancora oggi. Poi ci sono stati dei ragazzi

Oggi sei innamorata?
Sì, della vita. Sono innamorata della mia famiglia, delle mie passioni ed emozioni. In più posso riferire che c’è anche un ragazzo, ma su questo argomento non dirò altro.

Cosa resterà nei tuoi pensieri alla fine di questa estate?
“Anche questa volta è passata troppo velocemente”.

 

I fotografi che hanno scattato queste foto sono: 

– Golden studios Torino

– Alessandro Nicola

– Xander Niels