
Ci sono mille motivi, più o meno razionali, per raccontare Mara Zamboni: lanciandosi nella mischia senza mai abbandonare una sorta di garbata provocazione, ha imposto una visione singolare e personalissima della femminilità. Mara vive in provincia di Lodi: molto solare e sorridente con la passione per i cavalli e la natura. Subito dopo essersi diplomata è andata a lavorare in un maneggio. Il tempo libero lo trascorre, la maggior parte delle volte nei parchi perché l’amore per i cavalli ha la meglio su tutto: la tranquillità che può regalare un picnic o una fuga in montagna è impagabile.
Anche se… la moda, la fotografia iniziano a stuzzicare la sua curiosità. Come direbbe qualcuno: ogni giorno è diverso dall’altro, forse perché abbiamo il privilegio di incontrare persone brillanti. La gentilezza e l’umorismo. Farsi una bella risata insieme fa entrare subito in sintonia. E così è stato naturale intervistarla per raccontare la sua storia. La nostra Mara oltre che bella ha un sorriso contagioso. Tra le righe abbiamo capito che ha una grande esigenza: quella di esprimere sempre il suo carattere, di mostrare la sua anima, il suo amore. Niente è paragonabile al semplice piacere di una cavalcata: respirare a pieni polmoni il profumo di resina, del fieno della libertà.
Mara, di solito dire a qualcuno “Datti all’ippica” nasconde una critica ironica nei confronti di chi viene invitato a farlo. Chi devi ringraziare per il consiglio?
Devo ringraziare i miei genitori che all’età di sei anni mi hanno portato nel maneggio dove tutt’ora monto. I primi sport che ho praticato sono stati nuoto e danza ma non ero molto appassionata. Così, ho iniziato la ginnastica artistica ma anche lì ho smesso perché mi facevano ballare spesso, io preferivo fare gli esercizi. Alla fine, mi hanno portato a conoscere l’equitazione, in mezzo alla natura e mi sono innamorata.
Cos’ha di attraente questa disciplina sportiva? E’ solo voglia di divertirsi e di migliorarsi o, a monte, c’è sempre il fattore estetico?
Di attraente c’è il rapporto che si instaura con il cavallo. Per mio dispiacere è una disciplina poco conosciuta o forse presa poco in considerazione, ma è molto importante a livello salutare, soprattutto in questo momento che siamo nell’era digitale. Io pratico equitazione perché mi diverto, mi rilasso ed essendo anche il mio sport, per continuare a imparare cose nuove dato che ogni cavallo è diverso, un po’ come noi umani.
Correre, saltare gli ostacoli, arrampicarsi… Lo sport riporta il movimento alle origini in nome della libertà. Quanto di quello che affronti in sella a un cavallo ti aiuta nella quotidianità?
Nel mondo dell’equitazione ci sono diverse discipline, io ho scelto di praticare il salto ostacoli e il cross country. Ci vuole tanto impegno e tanta costanza, purtroppo col fatto che faccio un altro lavoro, non ho così tanto tempo da dedicare per un lavoro perfetto e durante la settimana vado tre o quattro volte. È il mio sport, la mia passione quindi sento la necessità di andare. Da quando ero piccola ho sempre detto che volevo domare e addestrare i cavalli e così è stato, ho un rapporto particolare con loro e infatti, attualmente, muovo la mia cavalla e il cavallo del proprietario del maneggio che ho domato un anno fa all’età di 4 anni, il 1 maggio l’abbiamo portato a fare una gara e siamo arrivati secondi. Quindi mi dà molta soddisfazione sia il cavallo sia il tempo che io dedico a questo sport.
Non solo bravissima atleta: ti abbiamo ammirato negli scatti di Vanessa Pau: non è che adesso ci diventi top model? Che rapporto hai con la tua immagine?
No, sicuramente una top model non penso proprio, anche se c’è il detto “mai dire mai”. Ogni tanto mi veniva la curiosità e la voglia di provare a farmi fare qualche scatto, infatti mi ero informata da Vanessa Pau come funzionasse, forse per timidezza, non avevo mai provato. Poi, alla fine, ho colto l’occasione e sono andata da lei a fare qualche scatto. Mi è piaciuto molto, è stata una bella esperienza e una bella esperienza, spero che mi ricapitino altre occasioni. Io conosco me stessa e mi trovo bene con il mio corpo, ovvio noi donne ci vediamo sempre mille difetti, però nel mio sto molto bene e mi trovo a mio agio.
Se ti dovessero giudicare bella, bionda e scema: cosa rispondi?
Lascio parlare e giudicare, ognuno è libero. Non mi faccio troppo condizionare, bisogna valutare anche da chi arriva il giudizio, ma comunque non mi infastidisce la cosa, io so chi sono e come sono fatta, con i miei pregi e i miei difetti.
Qual è stata la tua più intensa emozione da modella? Che cosa significa per te la fotografia?
Ho sempre sostenuto che non sono fotogenica e che dal vivo sono più bella che in foto perché non so farmi le foto da sola, non so mettermi nelle pose corrette ma quando mi sono vista sullo schermo della macchina fotografica uguale a come ero dal vivo è stata una bellissima sensazione, ho pensato e detto “wow”. Nulla di finto, ovvio ero truccata, io sono una ragazza molto acqua e sapone, però si vedeva che ero proprio io, quindi devo dire una bella emozione. La fotografia l’ho sempre collegata a ricordi, non ho mai studio e non ho mai fatto corsi a riguardo, ma ogni volta che vedo delle foto, soprattutto quelle stampate, mi emoziono molto.
Cosa ti fa emozionare e cosa arrabbiare?
Sono una ragazza molto sensibile ed espressiva (per mia fortuna e per mia sfortuna). Di preciso non so esattamente rispondere a questa domanda, dipende dal momento, dal mio stato d’animo.
Ci sono amori incendiari, destinati a durare in eterno, ma che finiscono, poiché l’amore da solo non basta, non è sufficiente. Ci sono amori impossibili, condannati da sempre ed è questa impossibilità a renderli possibili, la consapevolezza che dureranno un inverno. In quale di queste storie ti ritrovi?
Per me l’amore è una cosa bellissima, ho imparato che non bisogna correre, non bisogna bruciare le tappe. Se deve durare durerà ma ci vuole volontà da parte di entrambi.
Il tempo è gentiluomo o bastardo?
Per il momento, non mi è mai successo nulla da essere arrabbiata con lui.
Tieni stretta tre cose: i desideri che vorresti realizzare?
Uno dei miei desideri è riuscire a fondare una famiglia e l’altro desiderio poter tornare a fare della mia passione un lavoro, il mio sogno è quello di avere un allevamento e domare i cavalli.
In questa intervista quante bugie hai raccontato?
Nulla, ho detto ciò che volevo raccontare.