
L’ESTATE IN 10 MOSSE. Vademecum per stupire
Di e con Gianpiero Kesten e Gaia Grassi
Dal 3 agosto, ogni domenica mattina dalle 10 alle 11 su Radio 24.
Il programma di infotainment ideale per chi vuole portare un tocco di brillantezza nelle conversazioni estive. Perché stupire, in fondo, è un’arte.
6 puntate, 10 consigli a puntata, un solo obiettivo: costruire il perfetto kit di sopravvivenza intellettuale per le vacanze – in spiaggia, in montagna o in città. Un programma pensato per chi ama attaccare bottone con stile, stupire i vicini di ombrellone con aneddoti brillanti o diventare il re del cruciverba del villaggio vacanze.
In ogni puntata due ospiti provenienti da mondi diversi – dall’arte alla scienza, dalla storia alla sessuologia, passando per la musica classica, l’arte, lo sport e la biologia – offrono 5 consigli utili per fare bella figura e 5 curiosità da raccontare.
In squadra: Carmelo Lauricella alla regia; Alessandro Lorenzi in redazione.
Dal 3 agosto al 7 settembre, ogni domenica dalle 10 alle 11, su Radio 24 andrà in onda “L’estate in 10 mosse. Vademecum per stupire”, scritto e condotto da Gianpiero Kesten e Gaia Grassi. Dietro tutto questo ottimismo immagino che ci siano altre sfumature…
Gaia: Tra ottimismo e pessimismo, scelgo sicuramente l’ottimismo, ma non amo l’entusiasmo immotivato. Qui parlerei più di ironia e di sguardo non convenzionale sulle cose.
Gianpiero: Beh sì, ma neanche tanto! Quella di voler stupire è solo uno dei tanti utilizzi che della conoscenza (in senso molto ampio) si possono fare. E, siccome l’estate è il periodo di riposo per la maggior parte delle persone, ci piaceva metterla sul lato ludico, che poi si rischia di essere pesanti.
Qual è la caratteristica che definisce Gaia e Gianpiero?
Gaia: Se dovessi rispondere con una sola parola, direi complicità. Nel lavoro e prima ancora nella vita. Siamo due amici che sono diventati coppia radiofonica, grazie a Gianpiero che ci ha creduto, mi ha convinto e soprattutto, facendo radio da ben prima di me, mi ha insegnato tantissimo. Ci divertiamo molto e ci conosciamo così bene da far diventare i difetti dell’altro un punto di forza, e riderne. Ecco, l’ironia è un’altra nostra grande caratteristica, insieme alla leggerezza nell’accezione calviniana. E la gentilezza, soprattutto nei confronti degli spettatori e degli ospiti in radio, che devono sentirsi in primis a proprio agio.
Gianpiero: Sicuramente che siamo ben assortiti! Come ogni squadra, per quanto piccola, ci compensiamo bene. Fuorionda Gaia è quella che ha un’agenda fatta come si deve e si ricorda le cose. Ma soprattutto MI ricorda le cose, perché io sono quello disordinato. E poi sa cose come “leggerezza nell’accezione calviniana”, quindi è chiaro che è quella colta. In onda invece viene fuori il fatto che ci conosciamo bene e che c’è la giusta complicità che ci permette di arrivare in modo compatto al pubblico. Come il lego quando si incastra bene.
Qual è stata la cosa più divertente nel progettare il programma?
Gaia: Progettarlo! Scegliere gli argomenti da affrontare, selezionare gli ospiti, pensare alle domande da porre loro e immaginare le risposte.
Gianpiero: Progettare un format può essere un lavoro noiosissimo o al contrario molto divertente; di solito non c’è via di mezzo. Inventarci “L’estate in 10 mosse” è stato per fortuna molto leggero, forse addirittura nell’accezione calviniana. Anche perché eravamo un sacco carichi per il fatto di parlare a un pubblico tutto nuovo!
L’estate in dieci mosse?
Gaia: Le mie 10 mosse, in ordine casuale, non di priorità: 1) Camminare, 2) Nuotare, 3) Scrivere lettere, 4) Andare piano, 5) Leggere quello che mi piace, non quello che devo, e farlo con calma, 6) Concedermi il tempo anche di vedere avvicinarsi la noia, ma senza abbandonarmici, 7) Visitare almeno un posto sconosciuto, 8) Imparare cose nuove, 9) Stare con le amiche e i miei nipoti, 10) Andare per sagre (e ballarvici) nel mio paese adottivo in Monferrato.
Gianpiero: Ma magari ne avessi 10! Ne ho molte di meno, ahimè. Di solito sono due. La prima è ripromettermi per l’ennesima volta di riposarmi e rilassarmi. La seconda è procedere immediatamente a fallire nel primo intento e riempirmi di cose da fare. Belle, eh? Di solito almeno. Ma non sono mai stato capace di diventare cintura nera di dolce far niente, e invece mi dicono serva.
La colonna sonora di queste vacanze?
Gaia: Le mie playlist sono un caos, tant’è che si chiamano tutte: Mischione italiano, Mischione estero, Mischione R’n’R ecc. ecc. Questo perché sono onnivora. In vacanza amo ascoltare le canzoni da urlare in macchina, soprattutto quando vado a piedi. Il mio tormentone estivo 2025 però è “Estate a Usmate Velate (Usmaci Velaci)” dei The Pax side of the Moon. Non riesco a smettere di cantarla, e di ballarla…
Gianpiero: Cicale e grilli, a seconda dell’orario. E un’infinità di podcast arretrati che ho lì da ascoltare da tempo. Sono un ascoltatore instancabile di podcast. E, siccome li faccio anche, ho sempre la scusa pronta a chi mi critica dicendo che “devo stare aggiornato, sai… è per lavoro”.
Il perfetto kit di sopravvivenza intellettuale?
Gaia: Ridere il giusto, non prendersi troppo sul serio, essere curiosi e autoironici, perché l’ironia da sola rischia di trasformarsi in spocchia.
Gianpiero: Restare curiosi salva la vita. Sono sempre stato attirato dalle cose nuove, nuovi interessi, hobby, sport. E ovviamente della maggior parte a un certo punto mi annoio, che è una colpa terribile. Ma è l’unico modo per scoprire cose nuove e belle… e comunque alcune di queste restano per sempre.
Vacanze tra i leoni o tra le onde: abbronzatura o archeologia? Insomma, tutta natura o tutta cultura?
Gaia: Non mi abbronzo: lo dichiaro subito. Per il resto, la vacanza è un po’ come la coppetta di gelato panna e cioccolato che ti davano a merenda alle Elementari: se mischi i gusti, è più buona.
Gianpiero: La giusta via di mezzo. Come dicevo, non sono mai stato il tipo da relax totale: mi piace usare il tempo libero per occuparlo, in genere. Poi va da sé che in agosto il sostanziale calo di email e notifiche sul cellulare aiutano a sganciarsi un attimo, per fortuna.
Cosa non può mancare in un trolley?
Gaia: Le cuffie, una penna e un device per scrivere e registrare appunti. Ah, e poi un rossetto.
Gianpiero: Pc, mixer da viaggio (giuro, ce l’ho!) e microfono. Un po’ perché le idee arrivano nei momenti più impensati, un po’ perché – siccome ho un podcast quotidiano e non sono capace di organizzarmi prima di partire – finisco sempre a registrare le puntate di “Cose Molto Umane” nei posti più strani.
Il summer dress più amato?
Gaia: Vestito leggero, occhiali da sole. E niente scarpe.
Gianpiero: Io ho sempre il cappello delle vacanze. Non è sempre lo stesso: può essere un fedora di paglia o una coppola. Ma in genere è un cappello che, se mettessi in città o al lavoro, i colleghi ti guarderebbero con una certa apprensione. Ecco, se lo metti vuol dire che sei in vacanza.
La beauty routine?
Gaia: Ogni anno è più complessa. Potrei riassumerla in: idratarsi, sempre. In estate pochissimo trucco (anzi, dovrei dire “ancora meno”): solo mascara e rossetto.
Gianpiero: Hahahaha!
Un luogo comune: in vacanza il tradimento è dietro l’angolo. Sono solo parole o davvero si passa ai fatti?
Gaia: In vacanza ci si rilassa. Tradimento e relax non possono esistere nella stessa frase.
Gianpiero: Beh, rispondo con un altro luogo comune, che quindi anche lui ha del vero: il tradimento mica dipende dalle occasioni. Che comunque non avrei: viaggerò prima con la mia ragazza e poi con mio figlio!
Che consiglio dareste a coloro che ad agosto non vanno al mare e non partono per un lungo viaggio?
Gaia: Trovare il proprio modo di staccare. Che sia una passeggiata in campagna, un bagno al fiume, una gita in montagna, una visita a un museo. E credere almeno a una cosa impossibile al giorno, come all’incirca suggeriva la Regina di Cuori ad Alice. Ma soprattutto, fare quello che fa stare bene: cosa che si dovrebbe fare sempre e che, per ricaricarsi, è fondamentale.
Gianpiero: Di godersi il parcheggio, in agosto ce n’è un sacco! A parte gli scherzi, ho passato un mucchio di estati in città e, per quanto ovviamente preferisca andare via, c’è un che di poetico nella città un po’ più vuota. C’è quel legame invisibile che si crea fra “i rimasti” che è palpabile. E alla fine ti abitui così bene che quando noti che le persone iniziano a tornare quasi ti girano le scatole.
Il mondo è sottosopra: isoliamoci da Trump, Putin e Netanyahu. Ho scoperto che in un piccolo atollo nell’Oceano Indiano c’è un resort esclusivo fatto di pietra e legno in perfetta armonia con la natura… E’ la soluzione ideale per vivere senza pensieri fuori dal caos quotidiano?
Gaia: Il contatto con la natura, per me, è sempre la risposta. Mi basta immergermi nel verde o nell’azzurro – del mare o del lago che sia –, e a volte addirittura solo guardarli, per cambiare il mio approccio alla quotidianità.
Gianpiero: Questa non è mica facile, eh? Perché la tentazione è forte, soprattutto per togliersi dalle scatole Trump, Netanyahu e Putin (e anche un paio d’altri, via). Ma credo che mi annoierei un sacco e soprattutto mi sentirei un po’ in colpa.
La prossima vostra sfida?
Gaia: Aprire il cassetto e fare uscire le idee che scalpitano. Tra cui vi sono un paio di libri da scrivere, un progetto sulla medicina di genere e, perché no, un programma radiofonico quotidiano.
Gianpiero: Sicuramente continuare a fare radio, magari tornando a un quotidiano! E poi sto lavorando a un sacco di cose: intanto portare sul palco la versione live di “Cose Molto Umane”. I testi sono finiti, ma passerò buona parte dell’estate a “fare memoria” come dicono quelli bravi. (Ecco, a proposito di sbattimenti e relax). E poi la seconda stagione del podcast “Avanti Veloce – Viaggio nell’ADHD”. RaiPlay Sound ha già confermato l’interesse per un sequel e questo è per me una grande notizia. Certo, ora tocca fare i compiti…
Gianpiero Kesten
Nasce a Milano sul finire degli Anni di Piombo da genitori cileni scappati dalla dittatura militare di Pinochet. Infatti Gianpiero parla spagnolo e odia le dittature militari.
Dal 2005 è stato conduttore radiofonico a Radio Popolare; in mezzo è stato autore televisivo, copy e giornalista. Nel 2014 lo hanno fatto professore di Italiano all’alberghiero, ma a giugno del 2022 ha smesso perché pensa sia bellissimo fare l’insegnante, ma non ha più il fisico per gli sport estremi.
È autore dei pluripremiati podcast “Cose Molto Umane” e “Avanti Veloce – Viaggio nell’ADHD”.
Gaia Grassi
Giornalista professionista dal 2003, è nata sulla carta stampata – Rizzoli, Hachette ed Hearst – arrivando a seguire il coordinamento redazionale di diverse testate e a fondare lo Studio Giornalisti Associati BonnePresse. Si occupa anche di formazione e scrive per Class, Capital e The Good Life Italia.
Ha sempre coltivato un amore per la radio, passando dall’inventare spot radiofonici nella sua cameretta al seguire uno stage nella redazione del Giornale Orario di RTL 102.5, per poi approdare a Radio Popolare. Qui dal 2021 è stata co-autrice e co-conduttrice dei programmi di infotainment “Di tutto un boh” e “Bohmenica In”. Segue la redazione del podcast “Cose Molto Umane” di Gianpiero Kesten.
Non avendo tempo di scrivere lettere brevi, ne scrive di lunghe e parla solo di quello che sa.