Francesca Armanno: cocktails eleganti e fascinosi sono l’arma segreta delle barladys

Adriana Firicano da Palermo e Francesca Armanno da Giardini Naxos (Messina) sono tra le 10 finaliste di Lady Amarena Italia, in programma a Bologna il 15 ottobre. La vincitrice della fascia tricolore si sfiderà il giorno successivo con le colleghe internazionali per eleggere la signora della mixology del pianeta.

 

Tutto ebbe inizio con il fascino di una sfida: Sei una barlady? Lasciati ispirare da AMARENA FABBRI

Proprio Fabbri, con l’istituzione di questo concorso, ben 5 anni fa, ha intuito il potenziale della fantasia femminile in questa professione, decidendo di dedicare  una kermesse tutta al femminile e di respiro internazionale all’affascinante mondo delle barladies.

IMG Press incontra Francesca, ragazza tosta, nata in un paesino della provincia di Palermo, Valledolmo, che sorge ai piedi delle Madonie anche se adesso vive e lavora a Giardini Naxos (Messina).

L’ondata rosa delle barlady sta ormai conquistando il settore del beverage, molte sono le donne sempre più attratte da questa professione portando innovazione e creatività in un mondo che è rimasto per molto tempo predominio maschile.

Ecco a voi la storia di Francesca: la nostra protagonista appare come un miraggio, come un colpo di scena: torna sulla scena la creatività siciliana. Non è festa senza colori e seduzione: Lady Amarena Italia, dove professioniste provenienti da tutto il mondo si sfidano nella preparazione di fantastici cocktail, dimostrando le loro abilità nel soddisfare i gusti del pubblico, sperimentando nuovi accostamenti e variazioni. Basta solo questo per intrigare la nostra immaginazione. In un soffio la seduzione, il fascino delle luci soffuse, della musica in sotto fondo, ci fa annusare il profumo di complicità, barlady come oggetto del desiderio. E di colpo ricordi quando hai smesso di sognare. Ma oggi ricominci grazie a una gara particolare: una kermesse tutta al femminile e di respiro internazionale all’affascinante mondo delle barladies.

Francesca si racconta: “provengo da una famiglia molto numerosa e unita che ha saputo darmi valore e amore cose a oggi molto rare. Sin da piccola sono sempre stata affascinata dai locali, tanto che dai miei genitori mi sono fatta regalare una cucina giocattolo enorme che conservo ancora e con la quale giocavo fingendo di avere un locale mio (sogno che ho sempre avuto)… Adesso lavoro a Giardini in uno dei locali più belli della fascia ionica: il Jaaneta beach, ringrazio i proprietari Silvio e Giovanna per la fiducia e la stima che rivestono in me”.

Un peccato che questo concorso della Fabbri sia ormai alle porte: ci vorrebbe più tempo per imparare a conoscere le candidate, per capire chi ha charme, classe, mistero e non soltanto bellezza: noi cerchiamo lo stile, lo charme, la femminilità, la cultura, lo chic, il savoir faire, la buona educazione. Francesca, Lady Rebel?  Promossa a pieni voti!

 

Francesca Armanno sei stata selezionate, tra le centinaia di partecipanti, per le finali nazionali di Lady Amarena 2019: si potrebbe dire che vai alla grande. Sei già a posto così o vuoi far saltare il banco?

Sono sempre stata una ragazza a cui piace guardare il cielo avendo i piedi ben saldati a terra. Sono onesta: mi sento già onorata e felice di far parte di una rosa di dieci ragazze – nove delle quali dovrò sfidare per il titolo – e penso che arrivare in finale sia già una vittoria per ognuno di noi. Però, non mi sono mai accontentata è sicuramente non voglio iniziare adesso quindi se la domanda è saltare o restare fermi allora saltiamo e speriamo che questo salto porti davvero lontano e perché no? Anche sul podio.

Come ci si prepara per una finale?

Col cuore in mano non ne ho idea: non sto facendo nulla, non sto preparando niente, magari le altre ragazze faranno mille prove o progetti… io aspetto quel giorno con ansia continuando a lavorare e sperando di dare il meglio di me, come ho sempre fatto.

Cosa vuol dire essere in competizione?

Non mi sono mai sentita in competizione con nessuno e, fidatevi, in questo ambiente la gelosia o le competizioni sono di casa. Penso che dalle persone o dagli eventi che ti mettono alla prova, ognuno deve prendere solo il buono per migliorarsi per migliorare e perché no? Magari per fare meglio la prossima volta.

Barlady italiane: istruzioni per l’uso?

Negli ultimi anni sempre più ragazze stanno costruendo una carriera invidiabile dietro il banco bar penso che questo sia dovuto alla capacità tipicamente femminile di prestare attenzione ai dettagli riuscendo a creare Cocktails sempre più raffinati, all’altezza del cliente sempre più esigente. Cocktails eleganti e fascinosi sono l’arma segreta delle barlady.

La tua è una vocazione o semplicemente una professione?

Decisamente una vocazione.

Love story tra te e Il cocktail?

Vedi ogni persona ha una storia d’amore dentro gli occhi, quelle come me si riconoscono subito perché, guardandole, si legge in faccia la gioia e l’amore di fare questo lavoro. Su questa love story potrei parlare ore ma posso semplicemente dirvi che prima o poi, tutto arriva. E allora non importa più quanto hai sudato, sperato, pianto, sofferto, sognato, mollato. Non importa quante volte sei caduto, quante volte hai rinunciato, quante volte ti sei sentito inutile o ti è sembrato di star fermo sulla stessa casella, non importa, perché se hai finalmente raggiunto ciò che desideravi, ne sarà valsa la pena. Questa è la mia più grande storia d’amore. I Cocktails sono le mie creature e io amo tutti indistintamente da chi sia il destinatario.

Si dice che spesso ciò che uno crea è la realtà che lui vede nella sua anima. E’ così anche per gli aperitivi?

Credo fermamente che sia così per tutto. Quando si crea qualcosa ci si mette dentro tutto ciò che abbiamo dentro il cuore e nella testa.

Dimmi cosa bevi e ti dirò chi sei: ti sarai fatta una idea dei frequentatori dei locali. I più divertenti e i più noiosi…

Farsi un idea delle persone basandosi solo su un attimo della loro giornata penso sia superficiale. Posso dirvi però che esistono persone di ogni tipo capaci di farti fare una risata oppure farti “infuriare”;  ci sono clienti simpatici che bevono e si divertono in modo sano, ci sono quelli spocchiosi per passare poi a quelli che come dicono spesso “si scippano la testa”.  Ma ognuno di essi comunque ti regala qualcosa durante la tua giornata lavorativa.

ALCOL. Il consumo di bevande alcoliche è un fenomeno largamente diffuso tra i giovani: 2 su 3 dichiarano di aver bevuto almeno una volta. La percentuale arriva all’86,5% tra gli studenti di scuola superiore e, tra questi, 1 su 2 afferma di bere “abitualmente” o perlomeno “in diverse occasioni”. Tra i ragazzi di scuola media le percentuali di trasgressori sono dimezzate (45,6%), ma pur sempre allarmanti. Anche sul versante della quantità 1 studente di superiori su 4 afferma di aver bevuto, negli ultimi 3 mesi, almeno 4 bicchieri di alcolici ogni qualvolta se ne sia presentata l’occasione. Sei consapevole di questi pericoli?

Sì, questo lavoro comporta delle responsabilità non indifferenti è pur vero che farli bere responsabilmente è un dovere di ogni barman o barlady.

Come nasce l’ispirazione per Lady Rebel? 

Ingredienti: 3cl marendry Fabbri, 3cl gin botanic kiss, 3cl rosso del conte doc (tenuta regaleali), velluto all’amarena (aria velluto Fabbri)

Lady rebel è una dedica alle donne ribelli a tutte le donne che nonostante le difficoltà che la vita gli mette davanti riescono comunque a trovare una via d’uscita. Lady rebel è la mia dedica personale e il simbolo del mio amore per mio padre che è venuto a mancare da poco e alla quale ho dedicato questo Cocktails poiché uno degli ingredienti che ho usato è un vino nella quale ditta lui ha lavorato fino al pensionamento.

La tua sembra una vita tutt’altro che monotona: da cosa nasce questo desiderio di avventura?

Vi svelo un segreto: nessuno ha una vita semplice, ma molti tentano di rendere la propria vita straordinaria il più possibile e io faccio parte di questa categoria di persone.

C’è una cosa di cui ti senti veramente orgogliosa?

Mi sento orgogliosa e fortunata di avere una famiglia alle spalle come poche, di aver fatto tanta strada e di essere la persona che sono oggi.

Cosa hai imparato dalle sconfitte?

Dalle sconfitte ho imparato a rialzarmi. Ti alzi e diventi più forte, sempre di più, quasi imbattibile. Nel mio piccolo, quando sono a lavoro, spingo la gente ad affrontare le avversità con il sorriso. Non esiste niente che non si possa affrontare e non esiste nessuno che ci possa dire come farlo. Se esiste un destino abbiamo noi in pugno la penna con cui scriverlo e nessun altro.

E dagli uomini?

Da loro ho imparato ad essere alla loro altezza.

Il carpe diem di Francesca?

Vivermi tutto ciò che la vita ha in serbo per me oggi senza attendere oltre! Come si dice ? Ogni lasciata è persa e io non voglio perdermi niente.

Che pensi di quelli nati con la camicia?

Penso che siano fortunati!

Domani dove sarai?

Mi vedo felice e realizzata professionalmente, magari dentro un locale completamente mio, nel quale la gente viene per ascoltare buona musica,  bere ottimi Cocktails, ed essere felice.