Dalla Sardegna Giada Caboni: il sogno prende forma

Primo spot. Giada scivola dentro un abito da sera nero, si trucca, si spuzza il profumo. Percorre il corridoio e incontra per caso lui che sta uscendo da un’altra suite. Corto circuito emozionale. La segue, gli sfugge, la cerca, si trovano. Si baciano! Fine dello spot e soprattutto del sogno. Perché imbattersi, per caso, nella bellissima modella Giada Caboni può causare degli effetti collaterali.

Sogni a parte la storia di Giada merita di essere brevemente raccontata anche perché è ancora tutta da scrivere.

A volte la gente vede solo il risultato, le belle immagini patinate e ritoccate e non sa la fatica che il mestiere di modella richiede. Gli spostamenti continui, la vita negli alberghi, la solitudine, l’impegno per tante, tante ore di lavoro. D’accordo la bellezza è stata una benedizione per Giada ma a volte è giusto chiedersi se gli altri vedono oltre l’involucro, che nel suo ambiente conta tanto. Invece Giada è un libro da scrivere: il carattere dimostra la sua mediterraneità, ovvero forte, vivace, passionale. Sogna il cinema: una ragazza con le forme, come le attrici italiane di una volta. E poi che altro dovete sapere di lei? Ha capito che le cose più importanti sono i desideri, l’indipendenza e la libertà di osare. Ecco a voi Giada: una stella che brilla sul grande schermo della vita.

Giada nasci in Sardegna, giri tante città d’Italia. Questa frenesia da cosa nasce?

Da diversi anni mi dedico al mio secondo lavoro come fotomodella, partecipando a diversi workshop principalmente a Roma e Milano.

 

Ti consideri una ragazza complicata o disillusa?

 Senza dubbio, complicata.

 

A 14 anni eri già pronta per una sfilata: le amiche che dicevano?

Le mie amiche mi hanno sempre appoggiato in queste esperienze.

 

Come hai costruito tutta questa fiducia in te stessa?

 

Con gli anni, anche grazie alla fotografia. 

 

La fotografia ti ha sicuramente dato una mano ad emanciparti. La prima volta in uno studio come l’hai vissuta?

 

La prima volta non è stata semplice, ero una adolescente (14 anni), molto diffidente e inesperta. Con il tempo ho acquisito tanta sicurezza e tranquilla. E ora non posso fare a meno della fotografia, è proprio una mia passione oltreché il mio secondo lavoro.

 

Si dice che nelle persone forti c’è sempre una lotta che gli altri non vedono. E’ stato così anche per te?

Spesso e volentieri. 

 

Il tuo volto è molto espressivo: sembri bella e pronta per girare un film. Confessalo è il tuo sogno nel cassetto?

Mi piacerebbe, e sarebbe sicuramente una bellissima esperienza.

 

IMG Press ti ha scelta come volto del futuro. Tu questo futuro per le ragazze e la fotografia come lo vedi?

È un settore sempre più complicato e anche pericoloso da un certo punto di vista. I professionisti non sono tanti  Ma esistono, ed è meglio collaborare sin da subito con persone serie e professionali.

 

Cosa pensi della politica?

È un argomento che non seguo quasi mai 

 

Che pensi del femminismo?

Il femminismo finalmente è mirato  a definire e stabilire l’uguaglianza politica, economica, personale e sociale dei sessi. 

 

Oggi cosa ti manca?

Oggi assolutamente nulla. Sono super felice.

 

Che cosa diresti alle ragazze che si innamorano di uomini molto più grandi di loro?

Ognuno sceglie la persona più adatta, l’età conta ma non è tutto.

 

Chiudiamo con una provocazione: Giada se domani arrivasse la fine del mondo ritieni di aver vissuto la vita che desideravi vivere?

 Assolutamente si!