GLI EROI DEL BELPAESE. IN CHE MANI SIAMO FINITI?

C’è un Grillo che si sveglia male la mattina e intima alla gente di usare il passamontagna e di formare delle brigate. C’è l’avvocato Conte, che in politica non vince una causa, che dice che il suo amico è stato frainteso, come se le immagini non fossero accompagnate dall’audio. C’è una Elly Schlein che si presenta a un comizio cercando un socio ma prima non lo chiede a tutti suoi compagni e alcuni di loro s’incazzano. C’è il ministro della Protezione civile che a una popolazione in ginocchio per l’alluvione dice: “Il governo non è un Bancomat”.

C’è un tal Bignani, che pure è viceministro nonostante alle feste si vesta da SS, che accusa la sopracitata segretaria segretaria del Pd di voler fare la cresta sui fondi per la ricostruzione quando la Schlein, in questo caso, non ha alcuna competenza non essendo più vicepresidente della Regione Emilia-Romagna.
Questo è più o meno quanto accaduto negli ultimi due giorni. Non vi viene spontaneo dire: “Ma in che mani siamo finiti? Come abbiamo potuto ridurci così? Cosa ci è passato per la testa quando li abbiamo votati?”.
Nicola Forciganò