Diletta, nostra Maître à penser

Maître à penser: Guida morale o intellettuale che con i suoi scritti o i suoi discorsi orienta e influenza un gruppo o una società

Mi sorprende il tuo inconsueto interesse al gossip, dal momento che la tua rubrica dedica davvero poco spazio a questo tipo di informazione. Suppongo che il messaggio che intendi far passare vada al di là della notizia. Cosa interessa davvero alla gente? Che valore dare alla bellezza esteriore in una donna? Come soddisfare l’insaziabile fame sociale di notizie scandalistiche. C’è bisogno di scoprire il difetto, il peccato, il privato, far luce sul reale dei personaggi che popolano il mondo fantastico dei media e dello show. La bellezza di questa donna è invasiva, prorompente, non lascia indifferenti, rispetta perfettamente i rigidi canoni sociali dell’apparire,e dunque bisogna indagare su ciò che è vero e ciò che eventualmente è stato ricostruito. Una giornalista televisiva con le tette rifatte e le labbra artificiali sarebbe giudicata poco professionale. Dall’altra parte Diletta sembra davvero porgere il fianco; al Festival di Sanremo nessuno avrebbe atteso un tailleur gessato ma lei ha davvero esagerato! E che si definisca femminile piuttosto che provocante, mi sembra ulteriormente cercare la provocazione. Con quel corpo anche un saio l’avrebbe resa donna! Se gli uomini seguivano con passione le trasmissioni sportive condotte dalla splendida giornalista, adesso saranno ancora più felici di averla ammirata senza veli. E’ l’informazione, quella vera, quella che vuole la gente, quella per la quale OGGI venderà un’infinità di copie, quella che avrà centrato lo scandalo, sarà ripagata dal successo. Un trionfo del sociale che conta! Il resto è noia.

Giovanna Cardile