Nel 2027, se tutto continuerΓ ad andar male (e perchΓ© mai dovrebbe migliorare?), si voterΓ per le amministrative (il βsindaco allβinaugurazione permanenteβ e lβassessore del selfie strategicoβ sono giΓ in prima linea), e le regionali. E forse anche per il titolo di βmiglior inciucio dellβannoβ.
Che la corsa sia giΓ cominciata lo si capisce dalle ultime nomine, incaricati di gestire ciΓ² che resta delle aziende pubbliche (quelle non ancora spolpate, svendute o travestite da partecipate), i trombati di ieri, tornano oggi con la cravatta stirata, il sorriso da protocollo e i loro: βte lo devoβ e i βpoi vediamoβ. La macchina Γ¨ in moto.
Da qui in poi, il teatrino locale darΓ il meglio di sΓ©: inciuci, apparentamenti, scissioni, riabbracci, patti dβonore e tradimenti dβufficio. La tavola Γ¨ imbandita.
Il Ponte, la SanitΓ (oramai privatizzata), i Balneari, e le aziende pubbliche non ancora privatizzate o partecipate, perchΓ© tra pareggio di bilancio, fiscal compact, quello
che cresce non Γ¨ solo βlβappetitoβ, ma anche il βdebitoβ che sfiora i 9 miliardi di β¬uro.
In Sicilia si sa: βcumannari Γ¨ megghiu du futtiriβ, e del βfuttiriβ, a quanto pare, hanno ormai solo un vago ricordo.
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