Padova Jazz Festival: dal popolare all’avanguardia

Il Padova Jazz Festival 2023 è poliedrico nelle scelte artistiche come nei luoghi che le ospitano: una varietà di espressioni della cultura jazzistica riassume la storia del festival, che quest’anno celebra il traguardo della venticinquesima edizione. Dal 2 al 19 novembre si intrecceranno il jazz statunitense (Bill Frisell, Emmet Cohen, Joey Calderazzo) e quello italiano (Irene Grandi in versione blues, Fabrizio Bosso…), con quello europeo a fare da mediatore (Greg Osby con Arno Krijger e Florian Arbenz, l’organico internazionale del Trio Grande…). Una sezione appositamente dedicata (con Vanessa Tagliabue Yorke, Francesca Tandoi e Patrizia Conte) darà particolare risalto al jazz al femminile, del resto presente in cartellone anche con Olivia Trummer e Naomi Berrill (oltre che la già citata Irene Grandi).

Numerosi saranno i palcoscenici del festival: dalle sedi più prestigiose per la musica padovana (Teatro Verdi, Sala dei Giganti al Liviano) a luoghi dalla spiccata connotazione architettonica (la Sala del Romanino dei Musei Civici, l’ex Chiesa di Sant’Agnese, l’Aula Rostagni dell’Università degli Studi di Padova, il Centro Culturale Altinate/San Gaetano).

Il Padova Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Padova e il sostegno del Ministero della Cultura.

 

Dal popolare all’avanguardia

Bill Frisell, Irene Grandi e Fabrizio Bosso, tre individualità artistiche assai diverse tra loro, saranno i protagonisti dei concerti al Teatro Verdi, che ospita come da tradizione le serate culminanti del Padova Jazz Festival.

Dal pantheon dei cantautori nazionali all’incandescenza del rock-blues: il 16 novembre Irene Grandi con il suo progetto “Io in Blues” torna alle radici musicali da cui era partita, reinterpretando i grandi successi del blues e del soul (e traducendo in questo stile anche sue composizioni e brani di Pino Daniele, Lucio Battisti, Mina).

Una scaletta interamente dedicata alle canzoni di Stevie Wonder: è il progetto “We Wonder”, col quale il quartetto del trombettista Fabrizio Bosso ci ricorda quanto il repertorio jazzistico debba anche alla musica popolare (il 17 novembre). La pronuncia jazzistica legata alla tradizione afroamericana si applica con naturalezza a un programma che abbraccia l’inesauribile vena creativa di Wonder, dalla fine degli anni Sessanta agli anni Duemila.

Il 18 si ascolterà Bill Frisell, uno dei guitar heroes del jazz dagli anni Ottanta a oggi, in trio con Thomas Morgan (contrabbasso) e Rudy Royston (batteria). Con questa formazione il chitarrista affronta il suo immenso repertorio originale ma anche i suoi prediletti standard folk e popular. Le esecuzioni sono ricche di interazione, rilassate come una conversazione tra amici che in qualunque istante può impennarsi in groove trascinanti. La musica metropolitana va a braccetto con le sonorità rurali, in un effetto ping pong tra sperimentazione e tradizione.

 

3 x Trio

L’edizione 2023 del Padova Jazz Festival sarà inaugurata da un trittico di concerti, tutti all’Auditorium Centro Culturale Altinate/San Gaetano, in bilico tra classicità e ‘trasgressione’ estetica. Saranno tre ben distinte interpretazioni del format in trio.

Il 2 novembre, con il Trio Grande, si ascolteranno le più aggiornate sonorità newyorkesi: Will Vinson (sax e tastiere), Gilad Hekselman (chitarra) e Nate Wood (batteria) sono artisti profondamente radicati nella cultura jazzistica ma contemporaneamente aperti a sonorità altre. Ognuno dei tre co-leader ha una sua personale vena ‘eversiva’: mettendole assieme ne scaturisce un jazz dalla infinite possibilità combinatorie.

La cantante-pianista tedesca Olivia Trummer e il batterista Nicola Angelucci formano da anni una unit affiatata, che si è fatta apprezzare in vari organici sino al più icastico e semplice duo, che è alla base del loro album d’esordio, Dialogue’s Delight. In occasione del concerto padovano, il 3 novembre, come già sul disco, al duo si aggiunge come ospite speciale il fisarmonicista Luciano Biondini, a sottolineare l’aspetto sognante delle songs.

Emmet Cohen è la grande promessa della nuova leva pianistica attiva a New York: la naturalezza con cui sa tenere saldamente connesse la tradizione e la contemporaneità del jazz è una dote rara. Il 4 novembre si esibirà in trio, la situazione a lui più congeniale, quella alla base dei celeberrimi “Live from Emmet’s Place”, che durante i lockdown hanno trasformato il salotto di casa sua in uno dei luoghi più hot della scena jazzistica durante la pandemia, con milioni di spettatori in streaming.

 

Nel cuore (moderno) della tradizione

I concerti della seconda settimana del festival illuminano l’inesauribile forza espressiva delle innumerevoli declinazioni del bop e dello swing, i linguaggi fondamentali della musica improvvisata afroamericana.

Il 9 novembre nella prestigiosa cornice della Sala dei Giganti al Liviano si esibirà il pianista Joey Calderazzo, al cui trio stabile si aggiungerà un solista di prim’ordine come il sassofonista Miguel Zenón: un arricchimento dell’organico capace di sviluppare nuove architetture sulla solidissima base “hard swing” dell’affiatata band di Calderazzo.

Il 10, nell’Aula Rostagni del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Padova, si ascolterà un trio nel quale si mischiano le carte: quelle classiche delle sonorità soulful tipiche dell’organ trio e quelle moderniste delle pronunce del batterista svizzero Florian Arbenz, l’hammondista olandese Arno Krijger e il sassofonista statunitense Greg Osby, una delle figure più iconiche del jazz newyorkese dell’ultimo scorcio del Novecento.

L’innesco tra swing e bop è il fondamento anche del quartetto che affianca il sassofonista canadese Robert Bonisolo, il batterista ungherese (ma di base a New York) Ferenc Nemeth e gli italiani Dario Carnovale al pianoforte e Lorenzo Conte al contrabbasso (l’11 all’Auditorium Centro Culturale Altinate/San Gaetano).

 

Matinée domenicali

I concerti della domenica mattina non sono una novità per il Padova Jazz Festival, ma per l’edizione 2023 diventano un appuntamento ricorrente a conclusione di ognuna delle settimane del festival. Saranno tre appuntamenti, tutti nella Sala del Romanino dei Musei Civici agli Eremitani, con ascolti capaci di portare l’orecchio in un ‘altrove’ jazzistico e non.

Il 5 novembre, il duo belga formato dal chitarrista Peter Hertmans e dal sassofonista Erwin Vann rievocherà l’estasi della musica di John Coltrane, con le sue profondità spirituali e stratificazioni espressive.

Il 12 il chitarrista Bebo Ferra e il vibrafonista Andrea Dulbecco daranno vita a una musica arguta e leggiadra: oltre venti anni di collaborazione permettono a queste due figure di spicco di tuffarsi in caduta libera tra gli standard e i loro materiali originali.

Il 19, la violoncellista e cantante irlandese Naomi Berrill si esibirà in solo, situazione nella quale sa esprimere tutta la versatilità del suo percorso artistico, una ‘poligamia’ stilistica tra folk (non solo quello irlandese), musica classica e improvvisazione.

 

Il pomeriggio delle signore (del jazz)

L’ex Chiesa di Sant’Agnese (Fondazione Peruzzo) ospiterà un trittico di concerti pomeridiani che tracciano una rotta tutta femminile nel mondo del jazz.

La cantante Vanessa Tagliabue Yorke è una vera specialista del repertorio jazz classico: il 16 novembre, in duo, esplorerà le composizioni di autori come Jerome Kern, Cole Porter, Billy Strayhorn, George Gershwin. Anche la cantante Patrizia Conte si cimenta sugli standard jazzistici, in uno stile inconfondibile e pieno di tensione (il 17, in quartetto). Francesca Tandoi, protagonista del concerto pomeridiano del 18, in trio, sta emergendo come una delle più significative cantanti-pianiste italiane, a proprio agio sia nel vigoroso linguaggio bop che in contesti di jazz swingante.

 

PROGRAMMA

 

Giovedì 2 novembre

Auditorium Centro Culturale Altinate/San Gaetano, ore 21

TRIO GRANDE

Will Vinson (sax, tastiere), Gilad Hekselman (chitarra), Nate Wood (batteria)

 

Venerdì 3 novembre

Auditorium Centro Culturale Altinate/San Gaetano, ore 21

OLIVIA TRUMMER & NICOLA ANGELUCCI

“Dialogue’s Delight”

Olivia Trummer (pianoforte, voce), Nicola Angelucci (batteria)

feat. Luciano Biondini (fisarmonica)

 

Sabato 4 novembre

Auditorium Centro Culturale Altinate/San Gaetano, ore 21

EMMET COHEN TRIO

Emmet Cohen (pianoforte), Joey Ranieri (contrabbasso), Joe Farnsworth (batteria)

 

Domenica 5 novembre

Musei Civici agli Eremitani – Sala del Romanino, ore 11:30

PETER HERTMANS & ERWIN VANN DUO

“Compassion”

Peter Hertmans (chitarra), Erwin Vann (sax tenore, campana tibetana, campane)

 

Giovedì 9 novembre

Sala dei Giganti al Liviano, ore 21

JOEY CALDERAZZO TRIO feat. MIGUEL Zenón

Joey Calderazzo (pianoforte), Miguel Zenón (sax), Orlando le Fleming (contrabbasso), Donald Edwards (batteria)

 

Venerdì 10 novembre

Università degli Studi di Padova – Dipartimento di Fisica e Astronomia G. Galilei, Aula Rostagni, ore 21

Greg Osby, Florian Arbenz & Arno Krijger Organ Trio

Greg Osby (sax), Arno Krijger (organo Hammond), Florian Arbenz (batteria, percussioni)

 

Sabato 11 novembre

Auditorium Centro Culturale Altinate/San Gaetano, ore 21

Bonisolo – Carnovale – Conte – Nemeth Quartet

Robert Bonisolo (sax), Dario Carnovale (pianoforte), Lorenzo Conte (contrabbasso), Ferenc Nemeth (batteria)

 

Domenica 12 novembre

Musei Civici agli Eremitani – Sala del Romanino, ore 11:30

BEBO FERRA & ANDREA DULBECCO
“Simul”

Bebo Ferra (chitarre), Andrea Dulbecco (vibrafono, marimba)

 

Giovedì 16 novembre

Ex Chiesa di Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo, ore 18:30

VANESSA TAGLIABUE YORKE
“The Princess Theatre”

Vanessa Tagliabue Yorke (voce), Giulio Scaramella (pianoforte)

 

Teatro Verdi, ore 21

IRENE GRANDI
“Io in blues”

Irene Grandi (voce), Max Frignani (chitarra), Pippo Guarnera (organo Hammond), Piero Spitilli (basso elettrico), Fabrizio Morganti (batteria)

 

Venerdì 17 novembre

Ex Chiesa di Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo, ore 18:30

PATRIZIA CONTE

“In Person Yeah”

Patrizia Conte (voce), Fabrizio Bernasconi (pianoforte), Lele Garro (contrabbasso), Alessio Pacifico (batteria)

 

Teatro Verdi, ore 21

FABRIZIO BOSSO QUARTET

“We Wonder”

Fabrizio Bosso (tromba), Julian Oliver Mazzariello (pianoforte, piano elettrico), Jacopo Ferrazza (contrabbasso, basso elettrico), Nicola Angelucci (batteria)

 

Sabato 18 novembre

Ex Chiesa di Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo, ore 18:30

FRANCESCA TANDOI TRIO

Francesca Tandoi (voce, pianoforte), Stefano Senni (contrabbasso), Jason Brown (batteria)

 

Teatro Verdi, ore 21

BILL FRISELL TRIO

with Thomas Morgan & Rudy Royston

Bill Frisell (chitarra elettrica), Thomas Morgan (contrabbasso), Rudy Royston (batteria)

 

Domenica 19 novembre

Musei Civici agli Eremitani – Sala del Romanino, ore 11:30

NAOMI BERRILL
“Sea Warrior”

Naomi Berrill (violoncello, voce)