NOVITA’ IN LIBRERIA: “La Culla di Giuda” della scrittrice bresciana Manuela Corsino

“La culla di Giuda” è un thriller che potremmo definire atipico. Un racconto che fa riflettere sulle debolezze umane, di rabbie interiori figlie e vittime di una società convulsa, caotica, dove l’animo umano sembra arrancare alla ricerca di qualcosa.

La vicenda si svolge tra la città di Brescia e il lago di Garda. Tutto inizia in uno dei quartieri di periferia del capoluogo, una di quelle periferie che somiglia a qualsiasi quartiere di periferia di qualsiasi città media o grande. Grandi caseggiati popolari, famiglie al limite della povertà, figli che crescono al limite dello sbando.

La narrazione si srotola attorno alla vite di un gruppo di amici, compagni di scuola, e poi di gioco e della loro adolescenza che li spinge a commettere intemperanze e quelle che possiamo definire “marachelle da ragazzi”. In un’estate calda il gruppo di amici decide di cercare refrigerio nella piscina di una villa che sanno che sarà disabitata per tutta l’estate. Da questa” effrazione” che per loro rappresenta solamente un gioco estivo si innesca una lunga serie di eventi tragici che si protrarranno per molti anni a seguire, tra feroci delitti e spietate cacce all’uomo.

 

La scrittrice ha saputo fondere gli intrighi di una trama appassionante e coinvolgente con le contraddizioni e le debolezze figlie di una società caotica e, se vogliamo, anche disgregata.

Manuela Corsino che vive a Nave (BS) una cittadina di circa 10.000 abitanti nella Valle del Garza. Manuela è una scrittrice che per sbarcare il lunario, lavora come impiegata.

Ama leggere, scrivere e viaggiare. Non sempre in quest’ordine.

Non è nuova a pubblicazioni di successo. Nel 2017 pubblica “La Bottega del libraio”, un romanzo per ragazzi, 3° classificato al premio nazionale “A.Rampi”.

Nel 2019 si ripete con “A.A.A. Cercasi”, finalista premio “Prunola”.

Nel 2022 pubblica il romanzo rosa “Désolée” (ebook).

“La Culla di Giuda” è il suo primo thriller e nasce dal tentativo di esplorare il lato oscuro dell’animo umano che a volte si cela dietro le “maschere sociali” che ciascuno di noi indossa ogni giorno.