Le Cumbinate chiudono la seconda edizione di Rebound!

Dodici masterclass, cinque laboratori e nove concerti. Sono questi i numeri della seconda edizione di  Rebound!, il festival dedicato alla percussione contemporanea prodotto da Kilim Music Factory e Zo Centro Culture Contemporanee di Catania con il sostegno del Comune di Motta Sant’Anastasia e diretto artisticamente dal musicista José Mobilia, che si prepara per un finale vivace e scoppiettante.
Mercoledì 9 luglio alle ore 21 sarà ancora piazza Immacolata a Motta Sant’Anastasia, la cittadina etnea che per nove giorni ha ospitato il festival trasformandosi in un villaggio musicale, ad ospitare il concerto de Le Cumbinate, brillante formazione pugliese composta da sette donne, sette musiciste con diversi stili ed influenze, il cui groove è vivace quanto poetico. Una band eclettica, allegra e coinvolgente, che spazia dai ritmi dell’America Latina con tutto il suo retaggio Afro, ai ritmi arcaici della Samba brasiliana e della Cumba colombiana, fino al più moderno Afro Beat e Reggae
Le CumbinateMarta Maggioni alle percussioni, Sabrina De Mitri voce e sax, Lucia Chezza chitarra, percussioni e cori, Rossella Di Donna voce e ukulele, Federica Guido voce e sax, Elisa Ficarella fisarmonica, basso e cori, Elena Nel Mondo percussioni, danza e cori – propongono un live che suona come un viaggio nel tempo e nello spazio, che fa ballare qualsiasi pubblico e lo coinvolge con il suono essenziale di percussioni e voci, toccando sonorità latine, tribali ed etniche.
«Per questa seconda edizione abbiamo dato più spazio alla musica d’insieme – dice il direttore artistico José Mobilia -, e questa scelta ci ha premiato. Per nove giorni Motta Sant’Anastasia è stata villaggio musicale ma anche centro di alta formazione, accogliendo le classi di grandi professionisti della musica, Maestri provenienti scuole e contesti diversi, che ci hanno onorato della loro presenza, scommettendo insieme a noi in un progetto ancora giovane, ma che già guarda a un futuro promettente. Per il resto Rebound! è stata anche una grande festa, fatta di musica e di rapporti umani, in linea con il più ampio progetto Cori che guarda alla collettività e al miglioramento della qualità della vita attraverso la pratica dell’arte».