“Le Cicogne di Chernobyl” volano in Campania per una doppia proiezione il 10 maggio a Napoli e l’11 maggio a Sorrento

Dopo l’anteprima nazionale alla Casa del Cinema di Roma, arriva in Campania il primo film italiano che porta sul grande schermo le storie di accoglienza in Italia dei bambini delle zone contaminate a seguito del Disastro di Chernobyl.

“Le Cicogne di Chernobyl” (Italia, 2024, 69′) diretto da Karim Galici*, prodotto da Cittadini del Mondo Cinema per il Sociale con il sostegno della Fondazione di Sardegna e la collaborazione di RAI TECHE.

Questi i due appuntamenti campani che vedranno interloquire con il pubblico la produzione di Cittadini del Mondo – Cinema per il Sociale.

NAPOLI, 10 maggio ore 17:00 Via Nardones 17, a cura dell’ dell’Associazione Maksim Gor’ki. Introduce e modera Antonio Marino

SORRENTO, 11 maggio ore 18:00 Sala Dickens Hotel Continental, Piazza della Vittoria, 4 a cura dell’Istituto di Cultura “Torquato Tasso” presieduto da Luciano Russo. Introduce e modera Salvatore Iorio

Partendo dall’incidente del 26 aprile 1986, il docufilm si avventura a pochi chilometri dalla centrale, seguendo le tracce di un sopravvissuto che guida la troupe verso la sua casa natia evacuata quasi quarant’anni prima, per poi raccogliere la testimonianza di un liquidatore intervenuto per spegnere gli incendi scoppiati subito dopo l’esplosione.

 Ma una cosa straordinaria è accaduta nel periodo post-disastro: dai primi anni 90 e sino al 2020 le famiglie italiane hanno ospitato circa 600.000 bambini bielorussi e oltre 100.000 bambini ucraini, nell’ambito dei cosiddetti “Progetti Chernobyl”, accogliendo oltre il 60% di tutti i bambini ospitati all’estero. Il nostro paese da solo ha fatto più di tutti gli altri paesi del mondo messi insieme!

 Ma cosa è successo a quei minori ospitati in Italia? Quale è la loro vita oggi?

Il film racconta le storie di rinascita di un gruppo di bambini, oggi giovani adulti, segnate per sempre da quel 26 aprile 1986, data del disastro nucleare di Chernobyl

Nel film si alternano percorsi e figure diverse: come i tre fratelli, che dopo essere cresciuti separati in tre orfanotrofi si ritrovano uniti da una grande famiglia italiana allargata; la ragazza che attraverso la formazione trova lavoro e stabilità in Sardegna, ma decide di tornare in patria per amore, o le due bambine diventate amiche per la pelle dopo esser state accolte da una generosa  Nonna Barbara, con la quale continuano a rimanere in stretto contatto come due vere e proprie nipoti.

Tra passato, presente e futuro “Le cicogne di Chernobyl” è un insieme di racconti dove le esperienze vissute dai protagonisti scorrono in un flusso di rimandi e flash back per ricongiungersi continuamente con il disastro nucleare da cui tutto è partito. Storie, non solo di distruzione, ma anche di ponti che si sono costruiti tra persone e popoli.