Claudio Demurtas torna in libreria con il nuovo romanzo “Carillon”

Lo scrittore sardo Claudio Demurtas è in uscita il 22 febbraio con il suo terzo romanzo Carillon, edito da Dialoghi per la collana Intrecci.

Protagonista di queste nuove pagine è Severino, professore tormentato da conflitti interiori che toccano l’assoluto sentimentale, vagheggiato come connubio perfetto di spirito e di corpo, cercato e mai trovato. La sua ricerca lo trascina in una fantasmagoria di avventure uccise dal sesso, che lo piombano in un tedio baudeleriano. Caduto in forte depressione, tenta il suicidio. A questo punto, Bebo, il suo amico pittore, gli offre una via di fuga, rappresentata da una ballerina da lui conosciuta in Spagna: Estrella, fiore bellissimo ma stregato. Una improvvisa vaghezza punge Severino: deve andare a cercarla! Ma è inverno e, in quella stagione, lei si trasferisce in America. Inizia così un vagabondaggio surrealista e vagamente dadaista, dove la ricerca di Estrella diventerà ossessione e incubo.

“È difficile dire quale possa essere stata una fonte che mi ha fatto scrivere questo romanzo; una ballerina, un mulino a vento, una gita in Spagna dove si balla il flamenco?! Non lo so con certezza. Di certo è la storia che ha cercato me, non sono io che l’ho inventata – ha dichiarato l’autore.

Il romanzo racconta di un grande amore con la A maiuscola che non è descrivibile, da qui la mia dedica ai fogli bianchi. In un momento come quello odierno, in cui questo sentimento universale viene spesso banalizzato dal sesso, non voglio insegnare niente a nessuno ma spero che queste pagine facciano riflettere chi le legge: il grande amore non può essere descritto su carta, può essere intuito se si rientra nelle pieghe del sogno, nelle pieghe di quei rarissimi sguardi che Dante lanciava a Beatrice”.

Una ricerca ossessiva che è sublimazione e utopia – ha commentato il direttore di Dialoghi. È tensione verso un ideale femminile estremo, incantevole e dannato. Che ha un solo nome esotico, evocativo: Estrella…”.

Un romanzo con un finale fuori razionalità, fuori concorso, inaspettato, che si è sviluppato durante il processo di scrittura e che, in un certo senso, ha sorpreso persino l’autore stesso.