Centro Teatrale Bresciano: Il capolavoro di Molière L’avaro per la regia di Luigi Saravo

La sfrenata avarizia, l’amore ossessivo per il denaro è il tema dello spettacolo che Luigi Saravo porta in scena in una nuova versione, che mette a confronto le dinamiche descritte da Molière con la società di oggi.

È L’avaro, nuova produzione del Centro Teatrale Bresciano realizzata in collaborazione con Teatro Nazionale di Genova, Artisti Associati Gorizia e Teatro Stabile di Bolzano.  Ugo Dighero e Marangeles Torres sono i protagonisti di questa commedia degli equivoci e delle passioni, epico scontro tra sentimenti e interessi. Insieme a loro, un cast di altissimo livello.

In scena per la cinquantesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata Il mondo nuovo, L’avaro è la nona produzione del cartellone 2023/2024 del CTB: sarà al Teatro Sociale di Brescia (Via Felice Cavallotti, 20) dal 20 al 25 febbraio 2024, tutti i giorni alle ore 20.30, la domenica alle ore 15.30.

La commedia di Molière, con la traduzione e l’adattamento di Letizia Russo, vede la regia di Luigi Saravo. In scena, Ugo Dighero interpreta Arpagone e Mariangeles Torres ha il doppio ruolo di Frosina e di Saetta; Fabio Barone è Valerio, Stefano Dilauro interpreta Cleante, Cristian Giammarini ha la parte di Anselmo e di Mastro Simon, Paolo Li Volsi è Mastro Giacomo, Elisabetta Mazzullo impersona Elisa, Rebecca Redaelli ha il ruolo di Marianna e Luigi Saravo quello del Commissario.

Le scene sono di Lorenzo Russo Rainaldi e Luigi Saravo, i costumi di Lorenzo Russo Rainaldi, le musiche di Paolo Silvestri, i movimenti coreografici sono di Claudia Monti, le luci di Aldo Mantovani.

L’avaro è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione ASM, Gruppo BCC Agrobresciano, ABP Nocivelli.

Ugo Dighero è Arpagone, personaggio tragicomico protagonista del capolavoro di Molière; al suo fianco, Mariangeles Torres, impegnata in un doppio ruolo: Saetta, il servitore che sottrae la cassetta di denaro di Arpagone, e la domestica Frosina, personaggi che, insieme ad Arpagone, muovono l’azione, scatenando un irresistibile e frenetico gioco degli equivoci.

La regia di Luigi Saravo ambienta lo spettacolo in una dimensione che rimanda al nostro quotidiano. Saravo gioca su riferimenti temporali diversi, dagli smartphone agli abiti anni Settanta, passando per gli spot che tormentano Arpagone (la pubblicità è il diavolo che potrebbe indurlo nella tentazione di spendere il suo amato denaro). Anche le musiche originali di Paolo Silvestri si muovono su piani lontani tra loro, mentre la nuova traduzione di Letizia Russo, fresca e diretta, contribuisce a dare al tutto un ritmo contemporaneo.

“La narrazione dell’Avaro di Molière – spiega Saravo – ruota attorno a un tema centrale, cui tutti gli altri si riconnettono: il danaro. […] Nella nostra contemporaneità orientata al consumo, definita dalla necessità di far circolare il danaro inseguendo una crescita economica infinita, il gesto conservativo e immobilista di Arpagone ci suona come finanziariamente sovversivo, in netta opposizione alla tirannia consumistica, alla pubblicità che ne è motore, e alla patologia del desiderio.

Intorno ad Arpagone si muovono poi gli altri personaggi […]. Si lamentano della loro prigionia, della loro sottomissione forzata alle volontà di Arpagone ma, in realtà, sono personaggi sottomessi soprattutto al vincolo economico che li lega a lui, potenzialmente capaci di sottrarsi a quella tirannia. Per dirla con Voltaire: gli uomini odiano coloro che chiamano avari solo perché non ne possono cavar nulla”.

Per offrire al pubblico un’occasione di approfondimento dello spettacolo, il Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia propone il secondo incontro del ciclo I pomeriggi al CTB, rassegna giunta alla sua ottava edizione e curata da Lucia Mor, ordinario di Letteratura tedesca dell’Università Cattolica.

Giovedì 22 febbraio alle ore 17.00 presso il Teatro Sociale di Brescia, Ugo Dighero, Mariangeles Torres e Luigi Saravo dialogheranno con Marco Archetti, scrittore e drammaturgo, sul tema “…Senza te non posso vivere! Denaro, avarizia e consumo: un Molière contemporaneo”.

La partecipazione all’incontro è gratuita fino a esaurimento dei posti disponibili.