Al Monk Jazz Club il quartetto del trombettista Flavio Boltro, una vita per il jazz

La stagione di concerti del Monk Jazz Club di Catania ha una coda di eccezione con il doppio concerto, in programma domenica 11 maggio, alle 19 ed alle 21.30, del quartetto del trombettista Flavio Boltro il quale sarà accompagnato dal siracusano Rino Cirinnà al sax, dall’etneo Nello Toscano al contrabbasso e dal livornese Daniele Gorgone al pianoforte.

Uno dei più grandi trombettisti italiani, Flavio Boltro, nato a Torino nel 1961, è figlio di un trombettista e grande appassionato di jazz, racconta di essersi ritrovato immerso nella musica afro-americana fin da piccolo, da quando aveva tre anni: «Mio padre mi prendeva sulle ginocchia prima di andare a letto e mi faceva ascoltare Amstrong e tutti i dischi di quegli anni».

Una volta diplomato al Conservatorio della sua città, la sua vita sarà segnata da due momenti determinanti, che coincidono con l’incontro di due formazioni che saranno per lui l’occasione di farsi conoscere e apprezzare. La prima, nel 1986, è Lingomania, l’ex quartetto guidato da Maurizio Giammarco che con lui diventa quintetto, con Roberto Gatto alla batteria, Furio Di Castri al contrabbasso, Giammarco al sax, e Umberto Fiorentino alla chitarra. Questo gruppo acustico dalla matrice e dalle sonorità elettriche rappresenta una novità per quegli anni e riscuote grande successo in Italia. Il quintetto si aggiudicherà per due volte consecutive il premio per il miglior disco e miglior gruppo dell’anno. Subito dopo inizia la collaborazione con il sassofonista Steve Grossman. Nel 1984 Boltro viene eletto “miglior talento” dalla rivista Musica Jazz. Nota di colore del periodo Anni 80, suo è l’assolo di tromba nella sigla della sitcom Casa Vianello, andata in onda dal 1988 al 2007.

A partire dal 1990, ha partecipato a numerosi festival e tournée nelle formazioni del trombettista Freddie Hubbard e del batterista Jimmy Cobb. Artista brillante e versatile, Boltro nel 1990 vince il premio internazionale Umbria Jazz Award. Grazie alla Blue Note, nel 1999 incide il primo album a suo nome dal titolo “Road Runner”, e nel 2002 il secondo album “40°” alla testa del suo quartetto.

Altra formazione importante è il trio costituito insieme a Manu Roche alla batteria e a Furio Di Castri al contrabbasso poi ampliatasi in quartetto con l’arrivo del sassofonista Joe Lovano. A metà degli Anni 90 entra nella francese Orchestre National de Jazz, diretta dal 1994 al 1997 dal pianista Lurent Cugny, insieme al sassofonista romano e amico Stefano Di battista. E un anno prima della conclusione della sua esperienza l’ensemble transalpino entrerà a fare parte del sestetto del pianista Michel Petrucciani. E’ un periodo di grande fermento per Boltro che nel 1997 forma con Di Battista il quintetto con il pianista Eric Legnini, il batterista Benjamin Henocq il bassista Rosario Bonaccorso che per due anni ha un grande successo.

Tra i vari musicisti con cui ha collaborato, si annoverano, Dado Moroni, Andrea Pozza, Rosario Giuliani, Giovanni Tommaso, Roberto Gatto, Fabio Zeppetella, Billy Cobham, Dario Chiazzolino e molti altri. Nel 2023 viene pubblicato “Letting go”, album condiviso con il chitarrista americano Greg Lamy.

Il prossimo appuntamento del Monk sarà il convegno convegno “L’arte dell’essere umani. Incontro fra neuroscienza, identità e politiche sociali” in calendario il 30 ed il 31 maggio. L’intento è quello di dialogare, e condividere saperi e pratiche spaziando fra diverse discipline che si ritroveranno unite da un unico filo conduttore: la musica.

E dal 28 giugno, alla Tenuta San Michele di Santa Venerina, torna la rassegna estiva “Jazz in vigna”, organizzata dall’associazione Algos che gestisce il Monk Jazz Club, che partirà con il concerto “Face to face” del duo composto dal trombettista Fabrizio Bosso e dal fisarmonicista Luciano Biondini. Seguiranno altri cinque concerti: il 5 luglio “Morricone Stories” del quartetto del sassofonista Stefano Di Battista; il 12 luglio il Rita Botto Quintet; il 19 luglio il concerto “On Etna” con i fratelli Giovanni e Matteo Cutello, Seby Burgio, Nello Toscano e Mimmo Cafiero; il 25 luglio il quintetto del vibrafonista newyorkese Peter Schlamb; si chiude l’1 agosto con “Solitude”, presentazione dell’album del direttore artistico Dino Rubino. L’abbonamento costa € 140 e si può acquistare on line su https://www.ciaotickets.com/it/abbonamenti/jazz-vigna-vi-edizione-tenuta-san-michele-santa-venerina La vendita dei biglietti rimasti per singoli eventi sarà disponibile da lunedì 12 maggio.

Biglietti Flavio Boltro: € 27. Prevendita on line su https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/flavio-boltro Info alla mail centroculturalemonk@gmail.com, telefono 3755249597. Sul web www.monkjazzclub.it.

Monk Jazz Club: Palazzo Scammacca del Murgo, piazza Scammacca 1, Catania.