MAFIA BARCELLONESE: LA CASSAZIONE METTE IL SIGILLO ALL’OPERAZIONE GOTHA 7

La seconda sezione della Suprema Corte di Cassazione ha messo il definitivo sigillo di condanna relativamente all’operazione Gotha 7 celebrato con il rito abbreviato nei confronti di numerosi appartenenti alla madia “dei barcellonesi”, dichiarando inammissibili i ricorsi proposti avverso le condanna emesse nel luglio 2020 dalla Corte di Appello di Messina.

Condanne definitive emesse nei confronti di Antonuccio Antonino, Benvegna Santino, Chiofalo Sebastiano, Foti Francesco, Foti Mariano, Garofalo Fabrizio, Giardina Massimo, Impalà Giuseppe Antonio, Milone Agostino, Milone Carmela, Molino Domenico Giuseppe, Santangelo Salvatore e Scordino Carmelo Tindaro che sono stati anche condannati al pagamento delle spese processuali  ed a quelle disposte in favore delle numerose parti civili.

Si tratta del processo che ha riguardato l’operazione eseguita a gennaio 2018 dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina e dalla locale sezione Ros nei confronti di numerosi appartenenti alla mafia barcellonese, poi deciso in rito abbreviato ad aprile 2019 dal Gup del Tribunale di Messina, Salvatore Mastroeni, oggi in pensione.

Nella sentenza il Giudice Mastroeni evidenziò come in detta operazione riguardava semplici associati al potente gruppo mafioso “dei barcellonesi” ma – è stati testualmente scritto in sentenza – “ il livello e la forza attuale dell’associazione mafiosa è palesemente al di fuori della presente indagine, non oggetto di evidenza né rilievo, restando confinata al di fuori e solo auspicabilmente a prossime numerazioni del processo”. Purtroppo le aspettative del Giudice Mastroeni sono state deluse: a Gotha 7 non è seguita Gotha 8 o 9 ( le operazioni hanno cambiato denominazioni ) e, cosa ancora più grave, a tutt’oggi i vertici del gruppo mafioso “dei barcellonesi” continuano incontrollati a governare lucrosi business leciti e illeciti a cominciare dal boss Salvatore Ofria e da noti professionisti barcellonesi che godono anche oggi di ampia fiducia della magistratura e delle forse dell’ordine.

Ancora non sono state eseguite le carcerazione dei diversi soggetti mafiosi condannati definitivamente, allo stato liberi, che indisturbati hanno continuato a esercitare le loro attività commerciali quali Antonino Antonuccio.