CRACK MARENCO, BANCAROTTA FRAUDOLENTA

CRACK MARENCO: LA CORTE DI CASSAZIONE HA CONFERMATO LA SENTENZA DI PATTEGGIAMENTO A 5 ANNI PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA.

 

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Torino, in collaborazione con il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Asti e coordinati dalla Procura della Repubblica Astigiana, hanno notificato a Marco Marenco, noto imprenditore astigiano, coinvolto in un crack societario da oltre 3 miliardi e mezzo di euro, con quasi 900 milioni di distrazioni di fondi, secondo in Italia solo a quello della “Parmalat”, l’ordine di esecuzione per la carcerazione, con relativo decreto di sospensione del medesimo. Il 18 aprile, la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di patteggiamento a 5 anni per bancarotta fraudolenta a carico di Marco Marenco, 63 anni, l’ex «re del gas» astigiano, emessa il 19 dicembre 2016 dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Asti.

Ora la sentenza è diventata definitiva e Marenco, avendo già scontato anni 1, mesi 5 e giorni 12, in custodia cautelare, dapprima in un penitenziario in Svizzera e poi a Quarto (AT), l’Ufficio esecuzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti ha disposto la sospensione della carcerazione dell’ordine di esecuzione dei restanti 3 anni, 6 mesi e 18 giorni, in attesa della presentazione dell’istanza volta a ottenere la concessione di una delle misure alternative alla detenzione.

Inoltre, a Marco Marenco sono state disposte come pene accessorie l’inabilitazione all’esercizio di una impresa commerciale per anni 10, l’incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per anni 10 e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

L’attività è il seguito di un iter giudiziario, non ancora concluso, scaturito da complesse e articolate indagini in materia di frode fiscale e bancarotta fraudolenta condotte dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Alessandria nei confronti della cosiddetta “galassia Marenco” (di cui faceva parte anche la storica “Borsalino”) composta da 175 società operanti prevalentemente nel settore dell’energia (dal gas naturale al fotovoltaico), e nella gestione di partecipazioni, amministrate, direttamente e/o indirettamente, da Marenco Marco e dallo stesso depauperate e condotte al fallimento.