BOLOGNA: SEQUESTRATI BENI PER CIRCA 1 MILIONE DI EURO

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo a carico di tre cittadini italiani, rispettivamente di origine calabrese, pugliese ed emiliana, imputati per traffico di droga condotto per conto di una potente ‘ndrina calabrese già operante nella provincia felsinea. Il decreto, emesso dalla Corte d’Appello di Bologna, su proposta della Procura Generale, trae origine da indagini economico-finanziarie svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria felsineo, ed ha riguardato una villa, due appartamenti, terreni, conti correnti, partecipazioni societarie ed un’autovettura. A conclusione degli accertamenti delegati della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, le Fiamme Gialle hanno ricostruito e proposto per il sequestro preventivo finalizzato alla confisca un complesso patrimoniale il cui valore è risultato sproporzionato rispetto alla capacità economico-reddituale ufficiale dichiarata dagli imputati e dai rispettivi nuclei familiari. Le unità specializzate del G.I.C.O. sono riuscite, infatti, a ricostruire e a ricondurre in capo ai tre soggetti l’esistenza di un consistente patrimonio, del valore di circa 1 milione di euro, mai “intaccato” fino a oggi, costituito prevalentemente da beni mobili e immobili – tra cui spiccano una villa e un appartamento – quote societarie e rapporti bancari, detenuti sia direttamente che indirettamente attraverso prestanome nella città di Vicenza e provincia. Per l’espletamento dell’attività investigativa i militari hanno fatto ricorso a complessi accertamenti bancari e, allo stesso tempo, utilizzato l’applicativo informatico denominato “MOLECOLA” ideato dal Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza (S.C.I.C.O.) per individuare e aggredire i patrimoni illecitamente accumulati
dalla criminalità. Le Fiamme Gialle felsinee, avvalendosi anche di questo strumento di analisi, hanno esaminato tutte le evidenze patrimoniali caratterizzate da rilevanti indici
di incoerenza, rilevando, nel contempo, tutti i collegamenti fra le posizioni degli imputati e quelle dei soggetti interposti.