Fondazione Maugeri di Pavia. Sequetrati 210.000 euro

Nell’ambito della vicenda relativa alla “mazzetta” versata dai vertici della Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia a un consulente accreditato della Regione Piemonte, che aveva portato ad indagare la Procura della Repubblica di Milano, per corruzione, il presidente della Fondazione Maugeri, il direttore amministrativo dell’ente e l’ex consulente al settore sanità della Regione Piemonte nel 2009, i militari del Nucleo Polizia Tributaria Torino hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo piemontese, che ha consentito di sottoporre a sequestro la somma di 210.000 euro circa. Il provvedimento del giudice, finalizzato alla successiva confisca, ha disposto il sequestro dell’importo della tangente, pari a 150.000 euro, in solido tra il presidente della predetta Fondazione e il direttore amministrativo e, per il medesimo importo, anche in capo al consulente della Regione Piemonte, per un ammontare complessivo, quindi, pari a 300.000 euro. L’indagine era stata intrapresa dalla Procura sabauda nel 2013, con l’arrivo a Torino di un fascicolo dalla Procura della Repubblica di Milano, che indagava sulle tangenti della Fondazione destinate all’ex Presidente della Regione Lombardia. In tale contesto, erano state acquisite le dichiarazioni rese dal direttore amministrativo della Fondazione Maugeri il quale, in sede di interrogatorio, aveva rivelato il pagamento di 150.000 euro al consulente della Regione Piemonte, con l’incarico di supporto alla “Direzione Sanità”, che si occupava della contrattazione con le case di cura private, provvisoriamente e definitivamente accreditate. Per il suo interessamento, finalizzato all’accreditamento della clinica Major di Torino come presidio ospedaliero pubblico e al cambio di denominazione di quest’ultima in “Fondazione Salvatore Maugeri, clinica del lavoro e della riabilitazione presidio Torino”, il consulente aveva ricevuto il pagamento di una tangente, estero su estero, che venne disposto solo quando fu completata, con successo, la procedura di accreditamento. Le dichiarazioni rese dal direttore amministrativo della Fondazione Maugeri in sede di interrogatorio erano state verificate dai magistrati milanesi, i quali avevano anche ottenuto la prova del pagamento della tangente tramite una rogatoria in Svizzera, da cui era emerso che una società di New York, gestita dal direttore amministrativo e alimentata con fondi della Fondazione, aveva disposto l’ordine di un bonifico di 150.000 euro da un conto acceso presso la banca Pnb di Bellinzona ad un conto in essere alla Credit Suisse, sempre di Bellinzona, intestato al predetto consulente della Regione. Nel mese di settembre 2014, la Procura della Repubblica di Torino ha notificato il provvedimento di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415 bis c.p.p., rinviando a giudizio il presidente della Fondazione Maugeri, il direttore amministrativo dell’ente e l’ex consulente al settore sanità della Regione Piemonte nel 2009, in concorso tra loro, per il reato di corruzione di pubblico ufficiale e, nei giorni scorsi, le Fiamme Gialle sono riuscite a individuare somme, poi sequestrate, pari a 210.000 euro. L’udienza per il processo è stata fissata, dal Tribunale di Torino, per martedì 15 settembre 2015. Continuano, pertanto, gli interventi della Guardia di Finanza di Torino nell’azione di contrasto all’illegalità ai danni dello Stato attuati, come nel caso di specie, attraverso forme di prelievo pubblico a compensazione di prelievi illeciti.