‘Ndrangheta: confiscato patrimonio a 4 imprenditori nel Ponente ligure

C’è anche un noto night club di Sanremo tra il patrimonio dal valore di 9 milioni di euro confiscato dalla Direzione investigativa antimafia (Dia) di Genova ai quattro fratelli Pellegrino, noti pregiudicati e imprenditori operanti nel settore del movimento terra, ritenuti contigui alla ‘ndrangheta e in particolare con la cosca Santaiti-Gioffrè.

Come disposto dalla Sezione per le Misure di prevenzione del Tribunale di Imperia – riferisce una nota- ai quattro è stata inoltre applicata la sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza per la durata di cinque anni, con obbligo di soggiorno.

Dall’attività investigativa, svolta per oltre un anno dal Centro Operativo di Genova è emerso che i quattro, già noti alle forze di polizia territoriali per i loro curricula criminali di tutto rispetto fossero inseriti nel contesto criminale operante nel Ponente ligure.

In particolare, è risultato che per conto di soggetti facenti capo alla cosca di ‘ndrangheta ”Santaiti-Gioffrè” di Seminara (Rc), i fratelli Pellegrino – oltre ad intessere direttamente affari illeciti – hanno rappresentato un solido riferimento logistico, attraverso l’assistenza a latitanti per reati di mafia.

In tale quadro la Dia evidenzia come i legami familiari che Pellegrino hanno con soggetti indagati nell’indagine ”Maglio 3” – ed esattamente Pepe’ Benito e Barilaro Francesco – testimonino ulteriormente il loro inserimento nel contesto mafioso dell’imperiese.

Oltre a cio’, i quattro – sempre per conseguire i loro scopi illeciti, finalizzati all’ingente arricchimento – non hanno esitato a creare ed utilizzare un articolato sistema di interposizione fittizia dei beni e dei proventi accumulati, attraverso soggetti facenti comunque parte del nucleo familiare, nonche’ societa’ poste apertamente in liquidazione.

Per tutto questo, il presidente della Sez. Misure di Prevenzione del Tribunale di Imperia, concordando con la richiesta avanzata dal Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, ha disposto la confisca di: beni immobili (17 unità, fra cui i ville, terreni e appartamenti di lusso, serre floricole); beni mobili (25 fra autovetture ed autocarri aziendali); disponibilità bancarie, postali e titoli di credito, quote e proprietà di 4 società, tra cui la ”F.lli Pellegrino s.r.l.” e la ”Grotta del drago”, rispettivamente la prima in grado di aggiudicarsi appalti e subappalti, anche nei lavori pubblici, e la seconda di gestire il famoso e omonimo night club di Sanremo.