USURA, TRE ARRESTI CLAN BONAFFINI A MESSINA

La Squadra Mobile decapita una famiglia mafiosa dedita all’usura, Gli arrestati, due fratelli e il cognato, costringevano un imprenditore locale a corrispondere interessi usurai. La Squadra Mobile ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di due persone e di applicazione dei domiciliari nei confronti della terza. In manette sono finiti i fratelli Antonino e Carmelo Bonaffini, messinesi di 37 e 24 anni, e il cognato Antonino Mangano, messinese di 29 anni, in atto detenuto. Sono accusati, in concorso tra loro, del reato di usura, messo in atto tra l’aprile 2010 e il luglio 2011, ai danni di un commerciante messinese in ristrettezze economiche al quale era stato concordato un prestito di 5mila euro. L’accordo stipulato tra l’imprenditore e Antonino Bonaffini prevedeva la restituzione di una somma mensile di interessi pari a 600 euro sino alla restituzione della somma prestatagli in un’unica soluzione. Quando, nel marzo 2011, lo strozzino era stato arrestato nell’ambito dell’operazione antimafia "Fenice", il compito di riscuotere il debito era stato assunto dal fratello Carmelo e dal cognato. In caso di ritardo nel pagamento degli interessi, scattavano le minacce e le ‘visite’ intimidatorie dello stesso Antonino, nonostante fosse ristretto ai domiciliari. Quest’ultimo è stato rinchiuso nel carcere di Gazzi, mentre il fratello è stato sottoposto agli arresti in casa.