
I dati Istat per le vendite al dettaglio del mese di agosto (1) registrano un lieve calo sia in valore (-0,1%) che volume (-0,3%) per tutti i beni e servizi. Ad agosto sarebbe strano aspettarsi altro, vista la concentrazione di attenzione e spese dei consumatori essenzialmente per le vacanze. Inoltre, il fatto che queste vendite sono complessivamente in leggero aumento nel trimestre giugno-agosto, denota che l’economia è ferma, girando su se stessa. E comunque, pur con le piccole percentuali odierne, i dati sono espliciti: si continua a spendere di più (valore) per acquistare di meno (volume), cioè i prezzi sono aumentati e i consumatori, pur se comprano meno prodotti e servizi, spendono più di prima. Insomma, il loro potere d’acquisto cala.
Niente di drammatico che possa far gridare allo scandalo e al disastro. Le piccole percentuali in gioco confermano la stabilità del nostro regime economico.
Ma occorre domandarsi se sia questa la stabilità di cui abbiamo bisogno.
Visto che tutto avviene in un’economia in cui la produzione industriale è in calo (si pensi all’ex Ilva e tutte le medie e grandi aziende in crisi), gli stipendi non crescono e sono i più bassi di tutti i Paesi Ue e Ocse, le liberalizzazioni non solo sono al palo, ma perdono terreno cedendolo a monopoli e statalizzazioni (si pensi a Poste/Tim, la più grande impresa di Telecomunicazione che è tornata nelle mani dello Stato), le rare liberalizzazioni che ci vengono imposte dall’Ue vengono eluse (si pensi a balneari e taxisti) …. insomma un contesto che, col corollario fiscale che a 1 euro di entrata corrisponde 1 euro di evasione, e col debito pubblico fra i più alti dell’Ue e in continua crescita (col disastro rimandato grazie ai prestiti dei risparmiatori)… contesto che dovrebbe mirare ad una legge di bilancio che rivoluzioni l’attuale situazione… ci sarà? Magari facendo comprendere e coinvolgendo tutte le parti sociali e politiche per un new-deal emergenziale?
1 . https://www.aduc.it/notizia/vendite+al+dettaglio+calo+agosto_141577.php
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc