Settembre in rosso: L’inflazione che galleggia e le famiglie stringono i denti

La fotografia del momento attuale è decisamente impietosa. L’Istat ha fatto due rapporti: quello mensile dal quale emerge un’inflazione che galleggia e le famiglie stringono i denti, e dall’altra parte la nota sull’andamento dell’economia, che ci racconta un dato particolarmente significativo: ognuno di noi, nel nostro piccolo conosce perché andiamo tutti a fare la spesa al supermercato, ma quando arriva l’Istituto di statistica e fa la fotografia reale, ci pesa ancora di più.

Il dato è un aumento dei prezzi per le famiglie, dal 2019 al 20025, quindi per gli ultimi sei anni, del 30%. Quindi, vado al supermercato, faccio la spesa, quello che prima pagavo 100 euro ora lo pago 130, e per i beni non-alimentari un aumento del 20%.

Le cause sono tante

C’è stato prima il Covid, poi ci sono stati i conflitti, c’è sicuramente il  caro-energia che come Italia, e come  Europa, non stiamo ancora gestendo in modo efficace ed efficiente;. Caro energia non vuol dire solo carburante e bollette, ma è una catena che segue la logistica di qualunque prodotto compriamo.

In questo mix servono delle politiche veramente coraggiose

Il rapporto Draghi di settembre dell’anno scorso sulla competitività in Europa, dava una serie di punti affinché l’Europa  non venisse schiacciata nel mercato globale, e di quel rapporto è stato realizzato qualcosa come l’11%.

E per fortuna che siamo in Europa, perché anche i dazi di Trump, che possiamo inserire nella narrazione dell’incertezza economica del momento, ci avrebbero assolutamente schiacciati.

Il punto è che l’Italia è. tra i Paesi del G20, quella che non è cresciuta come potere d’acquisto e, addirittura, diminuita dell’8,7%. La Francia è al 5% in più, la Germania – con tutte le sue difficoltà – ha un +15%… noi arranchiamo. Non riusciamo a far fronte nella nostra quotidianità all’inflazione, e il rischio è che le famiglie italiane inizino ad indebitarsi per i bisogni fondamentali non riuscendo a far fronte con stipendi e salari alle necessità quotidiane.

 

 

Emmanuela Bertucci, legale, consulente Aduc