Razzismo e antisemistismo bandiere degli ignoranti. Un caso fiorentino

Un caso fiorentino di antisemitismo ci fa riflettere su come certi convicimenti, simili al razzismo, sono parte della cultura e pericolosi per tutta la comunità.

Il presidente della Fondazione Meyer (ospedale pediatrico) è Marco Carrai, che è anche console onorario di Israele. Per chiedere la sua destituzione si sono mosse alcune entità propal in consiglio regionale della Toscana, dopo che da diverso tempo fanno altrettante manifestazioni all’ingresso dell’ospedale psichiatrico e in città.

La parte politica. In autunno in Toscana ci sono le elezioni regionali, dove pare si ricandidi il presidente uscente Eugenio Giani che, al momento, non ha mai fatto esternazioni propal. Ma il suo partito (Pd) e i suoi alleati (M5S che ha chiesto in consiglio regionale la rimozione di Carrai), hanno usato l’arma propal per costringerlo a prendere posizione, oppure per farlo fuori dalla loro cerchia in quanto “complice del genocidio di Gaza”.

La loro ignoranza ha avuto il sopravvento: la Regione non c’entra nulla con l’incarico di Carrai all’ospedale Meyer.

La parte culturale. Diversi politici propal (molti Pd, Ms5 e sinistre estreme varie), presenti anche in piazza Duomo con baldacchini (dove giammai il Comune avrebbe dato il permesso ad altri, se non organizzazioni umanitarie), danno grande rilievo, anche con interventi sui media locali, alla loro iniziativa. La loro richiesta è di allontanare Carrai perché – console – rappresenta il governo di Netanyahu.

Anche qui l’ignoranza ha avuto il sopravvento. I consolati non rappresentano i governi ma gli Stati. Stessa ignoranza che si riscontra in chi, tra cui alcune istituzioni locali e regionali e anche università, dicono di aver rotto i rapporti con lo Stato di Israele.

Quindi, se questi propal “istituzionali e culturali” sono sostenitori di uno Stato di Palestina “dal fiume al mare”, cioè annientando lo Stato di Israele, lo dicano, altrimenti si ritirino in buon ordine per ignoranza (1).

Nel frattempo a Firenze i sono un centinaio di personalità che hanno firmato un appello alle istituzioni perché non si facciano coinvolgere in questa mera operazione di antisemitismo e razzismo.

Come se la storia non fosse servita, in particolare per nazismi fascismi del secolo scorso che ancora imperversano pur se si chiamano in modo diverso, queste degenerazioni del comportamento umano e politico trovano ancora spazio. Sembra che sia per ignoranza, ma non possiamo scartare l’ipotesi che ci siano anche i furbi, coloro che fanno finta di non sapere per meglio – credono – raggiungere i loro obiettivi autoritari e violenti.

1 – https://www.aduc.it/articolo/rompere+rapporti+stato+israele+usa+ungheria+cina_39317.php

 

 

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc