Radio Zanca: beati monoculi in terra caecorum

Messina – Ho la netta impressione che la lezione traumatica del periodo vissuto dalle Istituzioni democratiche con l’elezione di De Luca a sindaco di Messina, e -conseguentemente alla legge Del Rio – ope legis a sindaco della Città Metropolitana di Messina, non sia servita per capire che è indispensabile fare un drastico balzo in avanti per dare una seria e positiva prospettiva alla nostra bistrattata e strumentalizzata terra.

Cosa assolutamente indispensabile per ridare prestigio ed autorevolezza a tutte le Istituzioni democratiche, nessuna esclusa, che escono con “le ossa rotte” dall’allucinante e folcloristico periodo appena concluso.
Non mi pare, dai segnali che si colgono, che tale indispensabile necessità democratica sia stata percepita dalle forze sociali e politiche messinesi. A tal fine è una precondizione che si mettano da parte ambizioni e prospettive individuali, di gruppi o di partito anteponendo, una volta tanto, gli interessi generali di Messina e della nostra provincia.
Per quello che mi riguarda, per le funzioni che svolgo e tenuto conto della famigerata legge Del Rio e per quello che ha rappresentato Messina nella mia vita personale e professionale, mi sembra mio preciso dovere dare il mio modesto contributo in tale direzione, bandendo ogni particolarismo e prendendo le distanze, nell’impegno, da qualsiasi percorso che non sia connaturato a tale generosa indispensabile prospettiva.
Penso peraltro che a tale impegno debbano arrivare anche tanti altri sindaci dei comuni della provincia che con la illegittima ed iniqua legge Del Rio stanno diventando sempre più periferia di quanto già non fossero.
Nicola Merlino
Sindaco di Rometta