Misery Index Messina

Misery Index Messina – Non scorderò mai il giorno in cui, uno tra i più bravi giornalisti e scrittori, Enzo Biagi, commentò una mia inchiesta giornalistica in un suo <Diciamoci tutto>, pubblicato sul settimanale Sette – Corriere della Sera, definendosi sconvolto e clamorosamente coinvolto dalle brutte storie peloritane.

Il mare sporco della corruzione che tocca tutte le spiagge, la mafia che si alleava con le toghe, non insensibili né alle tangenti, né agli orologi di marca, Messina porto delle nebbie, quasi come nella pellicola cinematografica. Biagi sarà sottile e perverso nella sua esposizione, anzi nella sua lettura degli intrecci messinesi:
“Sembra di vedere qualche vecchio film di Hollywood, con i gangster protetti dai politici e in buoni rapporti con i poliziotti. Poi, per fortuna, in America, c’è un piccolo e sconosciuto ragioniere che esaminando i libri contabili di Al Capone riesce a mandarlo in galera: non come capo di una banda di assassini, ma come evasore del fisco”.