Ma l’Italia non era uscita dalla via della seta?

L’Italia è uscita “simbolicamente” dalla Via della Seta, ma l’opinione pubblica dovrebbe essere informata che negli ultimi tempi la cooperazione con Pechino non solo non si è interrotta, ma si è estesa e intensificata proprio in alcuni dei settori più sensibili. Mi riferisco alle infrastrutture digitali e di telecomunicazione.

L’azienda Sparkle controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nei giorni scorsi ha siglato un accordo con la società cinese PCCW Global a sua volta legata da un accordo di partnership con il mega gruppo Lenovo (1) .

L’accordo tra Sparkle e PCCW prevede la realizzazione di migliaia di cavi sottomarini e terrestri per il collegamento transoceanico AAE-2 Genova-Hong Kong. (2)

Qualunque siano le motivazioni della scelta compiuta al MEF dal Ministro Giancarlo Giorgetti la notizia merita a mio avviso un serio approfondimento.

Negli Usa molti riflettori sono accesi da tempo sul gruppo cinese Lenovo sia per la vulnerabilità di alcuni suoi prodotti (3), sia per presunti rischi relativi alla sicurezza nazionale (4)

Al di là degli eventuali rischi specifici collegati agli accordi Lenovo PCCW, la domanda da porsi è se un progetto di dimensioni così rilevanti con la Cina nel comparto delle grandi di reti digitali sia coerente con i nostri interessi nazionali e più in generale con le politiche cybersecurity della NATO e della UE.

Dopo l’ampio lavoro investigativo del COPASIR sulle numerose intrusioni digitali della Cina in Italia (5), la risposta al quesito dovrebbe nascere da un serio confronto politico tra governo e parlamento e non restare confinata nelle stanze del MEF e delle sue imprese partecipate.

In tema di cavi suboceanici pochi giorni fa alla Fondazione Einaudi il Ministro Guido Crosetto ha lanciato l’allarme sulla possibilità che la Russia possa sabotare il sistema globale delle reti sottomarine. Aggiungo che anche in merito alla Cina c’è qualche indiscrezione di stampa. che sarebbe bene approfondire (6)

L’auspicio è che in un ambito strategico come quello delle infrastrutture terrestri e sottomarine, MEF, Difesa e Presidenza del Consiglio si parlino per impedire come spesso accade in Italia che la mano destra non sa quello che sta combinando la mano sinistra.

Marco Mayer, docente Master di Cybersecurity della Luiss e al Master su Difesa e Sicurezza dell’Università di Palermo, collaboratore Aduc

 

1 – https://news.lenovo.com/pressroom/press-releases/lenovo-and-pccw-partnership/#:~:text=Strategic%20partnership%20structure%20between%20Lenovo%20and%20PCCW&text=Upon%20the%20completion%20of%20the,of%20PCCW%27s%20IT%20solutions%20business
2 – https://www.esteri.it/it/sala_stampa/archivionotizie/diplomazia-economica/2025/06/sparkle-firmato-protocollo-dintesa-per-costruzione-sistema-cavi-sottomarini-asia-africa-europe-2-aae-2/
3 – https://www.energy.ca.gov/enforcement-case-settlements/lenovo-united-states-inc
4 – https://selectcommitteeontheccp.house.gov/sites/evo-subsites/selectcommitteeontheccp.house.gov/files/evo-media-document/10.04.2023-letter-to-navy-exchange.pdf
5 – https://www.startmag.it/innovazione/5g-no-a-huawei-e-zte-in-italia-linput-del-copasir-a-conte/
6 – https://www.cdt.ch/news/mondo/la-misteriosa-nave-cinese-nel-mar-baltico-potrebbe-aver-agito-per-mosca-377998?naxos-preview=true