Giornata internazionale delle persone anziane. Quanti non sanno che…

Celebrata dalle Nazioni Unite la Giornata Internazionale delle persone anziane, quest’anno dedicata agli effetti della pandemia sulle condizioni di vita dei più fragili. In questa occasione sono stati diffusi i nuovi dati della sorveglianza Passi d’Argento coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) relativi al periodo 2016-2019. I dati, raccolti sulla popolazione degli ultra 65enni, descrivono il contesto in cui si è diffusa la pandemia da nuovo coronavirus, che può causare un aumento dell’isolamento e portare ad un peggioramento della qualità di vita, soprattutto per gli anziani più fragili o con patologie croniche.

“Gli anziani sono la parte più forte del Paese – ha detto in occasione della Giornata internazionale il ministro della Salute Roberto Speranza in un post su Facebook – perché da loro viene la continuità della nostra comunità. Gli anziani però sono anche la parte più fragile e per questo dobbiamo sempre prenderci cura di loro, soprattutto in questo periodo difficile. Nella Giornata internazionale delle persone anziane dobbiamo rinnovare il nostro impegno verso la loro forza e la loro fragilità.”

Dal Rapporto Passi d’Argento è emerso in particolare che in Italia quasi 3 anziani su 4 (il 71%) non partecipano ad incontri collettivi presso punti di aggregazione come il centro anziani, il circolo, la parrocchia o le sedi di partiti politici e di associazioni e il 35% ha dichiarato di avere difficoltà nell’accesso ai servizi sociosanitari in particolare ai servizi della ASL e i negozi di prima necessità. Eppure quasi 1 persona su 3 (29%) rappresenta una risorsa per i propri familiari o per la collettività: il 19% si prende cura di congiunti, il 14% lo fa prendendosi cura di familiari o amici, con cui non vive, e il 6% partecipa ad attività di volontariato.

Più della metà degli ultra 65enni (il 61%) riferisce di avere almeno un problema strutturale nell’abitazione in cui vive e il 15% percepisce il proprio quartiere poco sicuro. Circa il 18% degli anziani vive una condizione di fragilità che grava principalmente sulle famiglie, il 94% delle persone con fragilità riceve aiuto dai familiari, il 20% da badanti e il 12% da conoscenti.