Finanziamento pubblico editoria. Oggi Cdp ha fatto il suo ‘dovere’

Cdp (Cassa Depositi e Prestiti [Stato]) oggi ha fatto il suo dovere per sopperire ai presunti scarsi finanziamenti pubblici all’editoria. Tutti i quotidiani * hanno una intera pagina (in genere l’ultima di copertina, tra le più costose per le inserzioni pubblicitarie) per ricordarci che “Da 170 anni, dall’Italia per l’Italia, oggi più che mai“. Messaggio un po’ criptico, per gli addetti ai lavori, che continua: “Ogni giorno sosteniamo le imprese e il terrritorio, insieme a 27 milioni di risparmiatori che con noi investono nel preente e nel domani dell’Italia. Scopri tutte le soluzioni di Cassa Depositi e Prestiti su cdp.it”.

I soldi per pagare questa pubblicità sono soldi dei contribuenti. Sarà che siamo un po’ strani, ma non compendiamo l’utilità di una campagna d’immagine del genere: a chi si rivolge, cosa vuol far sapere… certo, ci dicono che loro hanno i Buoni Fruttiferi… cosa che tutti gli interessati già sanno e che quando escono vanno a ruba e finiscono subito… quindi?

Quindi… non è una pubblicità ma un modo inelegante di dare un po’ di soldi ai quotidiani italiani. Che sono in crisi? Da sempre, ci dicono. Ma non di più – e molto di meno – rispetto a chi invece è ora travolto da crisi sanitaria ed economica per pandemia.
Ma se questi soldi li avessero donati a chi è in prima fila contro la pandemia, strutture pubbliche sanitarie incluse, casse integrazioni non ancora pagate incluse… Non lo sappiamo e non lo sapremo mai.
Ma sappiamo solo, visto che per l’appunto sono soldi dello Stato, che quest’ultimo non ci fa proprio una bella figura. Soprattutto per la fiducia, ammesso che a qualcuno interessi.

* almeno i principali nazionali che abbiamo visto

Vincenzo Donvito, presidente Aduc