Che moto di rabbia ci provoca sapere che per essere assunti all’Università o al Policlinico occorre spesso essere parenti di qualcuno o figli di buona donna? Nessuno.
Ormai abbiamo fatto l’abitudine. E nemmeno lo “spettacolo” degli scandali, degli sprechi, sembrano scalfire più di tanto la nostra pacifica vita da ignavi. Nulla di nuovo, anzi tutto “dèjà vu”! Basta sapersi adeguare e non avere aspettative. Niente di così irreparabile.
Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown, così commenta l’articolo: “L’editoriale di Concita De Gregorio, pubblicato oggi su Repubblica, ci ha lasciati stupiti e amareggiati. Stupiti perché non ci aspettavamo parole discriminatorie, insultanti e che rievocano […]
Roma – Eseguito dai poliziotti della questura di Roma e da quelli del Servizio centrale anticrimine la confisca di beni per un valore stimato di circa 10 milioni di euro nei confronti di un imprenditore, […]
“Chi ha ucciso Pio La Torre? Omicidio di mafia o politico?”: il libro di Paolo Mondani e Armando Sorrentino (ed.Castelvecchi), in edizione aggiornata, sarà presentato venerdì 28 ottobre alle ore 17 al San Paolo Palace […]