Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente…
Mt 23,1-12
Questa chiacchiera è dedicato a quei docenti universitari diversamente perbene che predicano etica, virtù, sapienza… ma si comportano da cialtroni. Il rispetto dei principi etici all’interno dei palazzi, della scuola, dei campetti sportivi, contribuisce alla formazione di un’etica anche nella comunità in cui viviamo. Assistiamo a molte storie in cui la legge morale viene sopraffatta dai cavilli giuridici e dalla rigorosa applicazione della legge. Ma non dobbiamo gettare la spugna, dobbiamo continuare a essere onesti. Sempre!
“Questa civiltà ha fatto del denaro un culto, mentre si registra una prassi che esclude i giovani e gli anziani, una specie di eutanasia forzata. Gli anziani sono messi a tacere, mentre i giovani sono senza lavoro. Invece bisogna lottare per i valori: gli anziani devono parlare e trasmettere la storia e i valori e i giovani non devono farsi escludere”.
Papa Francesco
