A SCUOLA DA COMPARE CATENO: FOSSERO TUTTI COME DE LUCA

Messina al voto – Sono per solito un tipo schivo, uno che guarda il suo piccolo mondo e cerca di capire, e di riferire. Uno che evita i banchetti ufficiali, e si mette la cravatta soltanto se va a nozze. Non vado nemmeno tanto spesso alle conferenze stampa pre – confezionate. Dopo vent’anni trascorsi a far professione critica, spesso anche aspra, nei riguardi dei potenti, dopo esser stato l’unico cronista che ha avuto l’onore di mille querele, mi son ritrovato avvilito dopo questa polemica sul presunto sessismo di Cateno De Luca, come un ragazzino con il giocattolo rotto.

Mi hanno spiegato – quelli più bravi di me – che la cronaca politica racconta i fatti della vita. Ne sono pieni i giornali, i social e tutti i notiziari dell’universo mediatico ed è un genere d’informazione antico e apprezzato, ma anche sempre più in crisi per la rappresentazione frettolosa, gridata e banale che spesso propone e che a volte finisce per trasfigurare o addirittura falsare la realtà. Messina non fa eccezione.

Non ho stima per Cateno De Luca però una cosa mi incuriosisce dell’ultima incursione mediatica: perché l’ex sindaco De Luca riferendosi all’onorevole Matilde Siracusano (Forza Italia) parla di Bagheria? Tante polemiche ma nessuno che risponda a questa precisa domanda. Per capirci parafrasando De Luca: Onorevole, sei di Messina, perché Bagheria?

Le querele che mi hanno regalato mi hanno fatto comprendere che a Messina non si potevano fare troppe domande. Le domande erano considerate sempre troppe. Però qualcosa è cambiato dopo la visita in città – di qualche settimana fa – del presidente della Repubblica Mattarella: oggi le domande sono permesse e incoraggiate. Si può chiedere di tutto. Ma questo non vuol dire che le risposte siano diventate facili.

Il diritto d’informare, di chiedere, di indagare per un giornalista c’è, ve l’assicuro. Esiste davvero.

Ma lasciamo perdere, almeno oggi, le polemiche. Aiutatemi però a capire, voi colleghi, che siete sempre informati. Che si fa? Capisco la fatica di mettersi a capire come è fatto un vero politico: se è buono o cattivo; se è competente, scrupoloso o sciatto? Ma no, troppo faticoso.

Meglio buttarla sul sesso!