Van Gogh, il #suo quadro animato

La scrittura robusta di #Stefano_Massini senza enfasi, se non per esaltare l’arte oltre la follia, immortala un indimenticabile ritratto. Qui l’arte è specchio di concetti e pensieri, mediante i quali si descrive una personalità oltre gli schemi: in Van Gogh si ritrova una coppia di fratelli, Vincent e Theo che compongono un #endiadi con cui si arricchisce il percorso di una vita in cui gli #affetti e la realtà procedono su un crinale borderline, giacché la follia si coniuga con la razionalità, la libertà artistica con la cattività, il manicomio con una spasmodica ricerca di libertà. 

#Alessandro_Preziosi dimostra di incarnare un lessico drammaturgo fatto di concreta e tangibile verità, in cui vivere fuori dai binari serve a spiegare meglio come si introietta il gesto artistico, come si assimilano i colori (ad esempio nel giallo dei #girasoli) e come questi mirano ad animare le impressioni e le percezioni di un mondo distante, mutevole, che si realizza artisticamente nel tracciare sul #bianco della tela segni di vita, segnali di attenzione pura, in cui la #bellezza è anche elaborazione travagliata, preziosa saggezza quale frutto di attraversamenti ed esperienze.

Nel Van Gogh di #Massimi v’è il sacrificio autentico dell’arte che impressiona di meraviglioso lo sguardo. Così il #teatro aiuta a pensare e apprezzare la forza dirompente dell’umanità che si esalta e si incarna nell’arte.

 

#Rino_Nania